Continua la polemica sulle “botticelle” trainate dai cavalli a Trapani. Il sindaco Vito Damiano in questi giorni è stato tempestato da e-mail da tutta Italia, animalisti e non, contro il trasporto a trazione ippica. Adesso Damiano vuole fare chiarezza e vuole mettere a punto un regolamento ad hoc. Non vuole fare la figura del cattivo (a cavallo). Damiano se l’è presa con “certa opposizione” che avrebbe veicolato, a suo dire, informazioni “imprecise, approssimative e fuorvianti”. Allora Damiano prende carta e penna e invita tutti a fare chiarezza.
“Si è posta la necessità di regolamentare gli autoservizi pubblici non di linea per consentire di rendere a turisti e cittadini un servizio inesistente in città” ha detto Damiano. Il sindaco non vuole sentir parlare di botticelle trainate dai cavalli ma “Il riferimento è alle Ape-calessino che, in assenza di regolamento, non potrebbero circolare e quindi non potrebbero fornire un servizio, peraltro richiesto dai turisti”.
La necessità di regolamentare gli “autoservizi pubblici non di linea” deve essere appunto conforme alla legge. E qui per “autoservizi pubblici non di linea” si intendono taxi, motocarrozzette, barche, e veicoli a trazione animale. Adesso tutti gli altri servizi sono a posto, “rimangono da regolamentare quei servizi svolti con i rimanenti veicoli previsti dalla norma (motocarrozzette Ape-calessino e veicoli a trazione animale). E il regolamento approntato dall'Amministrazione non poteva discostarsi dalla legge, che dispone di disciplinare anche un mezzo di locomozione ormai anacronistico quale il “veicolo a trazione animale”. Quindi nessuna volontà di istituire le carrozze trainate da cavalli – scrive Damiano - nessuna vessazione verso gli animali, ma soltanto la necessità di conformare il regolamento alla previsione normativa”. Damiano si difende dalle proteste, è intervenuta anche l’attrice Loredana Cannata, con un appello al sindaco e al consiglio comunale.
“Il regolamento approntato dalla Giunta – continua Damiano - è andato ben oltre le disposizioni normative laddove al 1° comma dell'art. 8 (veicoli a trazione animale) sottolinea che “l'animale destinato alla trazione di vetture pubbliche non può essere ritenuto un mero strumento di lavoro ma, in quanto essere vivente, va trattato con rispetto e dignità e deve essere tutelato il suo benessere sia durante le ore di lavoro che in quelle di riposo”. L'Amministrazione precisa, infine, che ad oggi nessuna richiesta di impiego di veicoli a trazione animale per servizio pubblico non di linea è stata inoltrata”. In sostanza, dice Damiano, è la legge che lo impone.
Il consigliere Francesco Salone, però, la pensa diversamente e precisa come “nell’articolo 5 del regolamento approdato in consiglio comunale viene individuato anche il numero di licenze e per le botticelle ne sono previste 20 — afferma Salone —. Addirittura, allegato al regolamento, ci sono anche i tipi di carrozze scelti per trasportare i turisti. A questo punto mi sembra che la volontà di istituire il servizio ci sia tutta ed allora mi riservo di presentare un emendamento per cancellare questo punto”.
Sulle precisazioni di Damiano è intervenuto anche Enrico Rizzi, giovane presidente del Partito animalista europeo, che ha chiesto le dimissioni del sindaco. “Mente sapendo di mentire - scrive Rizzi. Il primo cittadino dimentica che la proposta di istituire le carrozze con i cavalli porta come soggetto proponente proprio la sua firma e risale già allo scorso 5 maggio. Forse dimentica anche che è stato proposto il numero di ben venti carrozze e nella proposta vengono allegate addirittura le fotografie dei vari tipi di carrozze che si vorrebbero utilizzare e si è anche già ricevuto il parere favorevole del comando della Polizia Municipale. Per quanto bisogna continuare ancora a prendere in giro i cittadini ? Perchè Damiano propone un numero di licenze da attribuire se poi lui stesso sostiene di non voler attivare il servizio?? Ed ancora: " Il sindaco giustifica il suo comportamento facendo intendere che la legge lo obbliga a farlo e ciò è assolutamente falso. La legge quadro n.21 del 15 gennaio 1992 infatti disciplina il trasporto delle persone mediante gli autoservizi pubblici non di linea ma non obbliga assolutamente i comuni a disciplinare tutte le categorie di trasporto, compresa quella a trazione animale. Mi chiedo quindi ancora perchè bisogna modificare il regolamento attualmente in vigore introducendo le motocarrozzette elettriche e quelle trainate dai cavalli se dovranno essere istituite solo le prime? E' semplice...se le carrozze con i cavalli non ci saranno come continua a sostenere il sindaco, la legge non lo obbliga a fare il regolamento. Ma Damiano crede davvero che i cittadini vadano presi in giro in questo modo ?Una cosa è certa: non permetteremo che un solo cavallo verrà costretto a trainare carrozze e turisti ".
Anche la Lav, la Lega Anti Vivisezione è intervenuta. Questo il suo comunicato.
“Il chiarimento del Sindaco in realtà non chiarisce nulla, anzi appare come un frettoloso e maldestro dietrofront per via delle numerose proteste arrivate dai cittadini e dalle pressioni delle associazioni animaliste” – dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi LAV - “Il testo della proposta di deliberazione è molto chiaro e difficilmente fraintendibile: all’articolo 5, titolato “contingente numerico”, viene fissato il numero delle autorizzazioni per il rilascio delle licenze, e per quanto riguarda i veicoli a trazione animale sono 20. Appare quantomeno curioso che si stabilisca il numero delle licenze per un servizio che non si ha intenzione di istituire”.
La legge quadro n.21/1992 per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea, richiamata dal Sindaco per giustificare le modifiche all’attuale Regolamento in vigore a Trapani, non obbliga i Comuni a disciplinare tutte le tipologie di trasporto, compresa quella a trazione animale, ancorché non presenti sul territorio. Così come, sempre a detta del Sindaco, gli analoghi servizi svolti con natanti non hanno diretta incidenza sul territorio del Comune – e difatti non sono stati disciplinati - anche il servizio a trazione ippica, non esistendo di fatto, non dovrebbe essere oggetto di regolamentazione.
Perché, dunque, modificare il regolamento attualmente in vigore introducendo le motocarrozzette e le carrozze trainate da cavalli, se verranno istituite soltanto le prime?
“Se davvero il Sindaco di Trapani ritiene le carrozze un mezzo di locomozione ormai anacronistico, è sempre in tempo per ritirare la deliberazione e presentarne un’altra che non faccia menzione al servizio a trazione ippica, scongiurando così l’eventualità che qualcuno prima o poi richieda la licenza -prosegue Nadia Zurlo - Inoltre, vogliamo ricordare al Sindaco e a tutti i Consiglieri che l’istituzione del servizio a trazione ippica avrebbe un impatto notevole sulle casse del Comune, e quindi sui portafogli dei trapanesi, perché la città dovrebbe dotarsi di ricoveri per i cavalli, aree di sosta attrezzate, équipe veterinaria per le visite annuali di idoneità, oltre alla spesa per la pulizia e la disinfezione delle strade. Ma l’impatto certamente maggiore lo avrebbe sui malcapitati cavalli che si ritroverebbero a lavorare in condizioni proibitive, sull’asfalto rovente, sottoposti a fatiche insopportabili. Non siamo più nel periodo delle diligenze, abbiamo a disposizione tanti altri mezzi che non comportano lo sfruttamento degli animali, usiamoli”.
La LAV si rivolge a tutti i Consiglieri, di maggioranza come di opposizione, affinché boccino la proposta di deliberazione, concretizzando così le zero richieste di licenza per i servizi a trazione ippica, con notevole risparmio per le casse pubbliche trapanesi.