Villa Damiani non si vende più. Almeno per ora. L’immobile del Comune di Marsala non c’è più nell’elenco dei beni da vendere stilato dall’Amministrazione. Il sindaco Adamo e la sua giunta avranno cambiato idea. Villa Damiani, che si trova in contrada Madonna Alto Oliva, era stata inserita nell’elenco dei beni da dismettere per rimpinguare un po’ le casse comunali e finanziare le opere pubbliche. L’elenco infatti rientra nel piano triennale delle opere pubbliche 2013-2015. La sua valutazione era di poco più di 3 milioni di euro e farebbero comodo per aggiustare strade, sistemare l’illuminazione, i semafori e fare un po’ di manutenzione in città. Adesso arriva la rimodulazione del piano triennale e lo storico immobile non c’è più. La decisione non è definitiva. A questo ci penserà il consiglio comunale che dovrà approvare il piano, che è un atto propedeutico al bilancio (a proposito, quando arriva in aula?).
Che l’amministrazione aveva intenzione di fare una mezza marcia indietro lo si era capito anche dal bando di gara a “procedura negoziata” pubblicato qualche mese fa per affidare l’incarico per lo studio geologico alla variante urbanistica che dovrebbe trasformare quell’area da “verde agevolato E2” a “zona destinata ad attrezzatura sportiva e C5”. Villa Damiani, che ha anche una grande palestra, una piscina, un campetto da calcio, è totalmente abbandonata. In balia dei vandali e dei ladri che hanno rubato praticamente tutto. Sul suo destino in questi anni si è discusso parecchio. La decisione di vendere la tenuta gentilizia è arrivata dopo che il Comune si è reso conto che non era in grado di gestirla. Troppi soldi da spendere per rimetterla a nuovo. Villa Damiani, così come la conosciamo oggi, nasce da una cooperativa, poi fallita, che alla fine degli anni 80 la trasformò in un complesso sportivo polivalente con annesso centro ristoro. Poi la comprò il comune a una cifra che si aggirava sui 3 miliardi di vecchie lire, ma rimase abbandonata. La decisione, presa dal consiglio comunale, di venderla è arrivata lo scorso anno dopo il giro a vuoto di due anni prima. Nel 2010 la commissione consiliare allo sport fece un sopralluogo e constatò lo stato di incuiria. Un anno più tardi alla Villa Damiani si scatena un grosso incendio che danneggia ancora di più la struttura. L’incendio avviene pochi giorni dopo la presentazione in Consiglio comunale della proposta di dismissione della proprietà (insieme all'ex mattatoio comunale), proposta bocciata dal Consiglio. A parlare nuovamente della villa era stata lo scorso anno il consigliere comunale Francesca Angileri evidenziando “lo stato di completo abbandono” e chiedendo cosa volesse fare l’amministrazione. Ecco, pensa e ti ripensa, la villa Damiani non è più tra i beni da vendere, al momento.