I Carabinieri della Stazione di Locogrande hanno tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali un trapanese, tale G. V., trentenne, residente nel rione “San Giuliano”, già noto alle Forze dell’Ordine per le passate turbolenze.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Trapani, scaturisce dalle numerose querele sporte dalla moglie del malvivente. La stessa si era infatti rivolta ai Carabinieri di Locogrande, denunciando i maltrattamenti e le lesioni personali subiti durante la convivenza. A causa del comportamento violento del marito, la signora era stata costretta ad abbandonare l’abitazione coniugale, assieme ai tre figli minori, per rifugiarsi a casa dei suoi genitori, abitanti nella frazione di Rilievo. Tutto ciò, però, non era bastato a sottrarsi alle continue violenze da parte del marito, il quale non aveva esitato a raggiungerla presso l’abitazione dei suoi genitori e a continuare a sfogare la sua ira incontrollata nei confronti della moglie, del suocero e della suocera, non risparmiando neppure i suoi bambini. A causa delle violenti aggressioni, la donna e i suoi genitori erano dovuti ricorrere più volte alla cure del Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Trapani dove i sanitari avevano loro riscontrato contusioni ed escoriazioni varie.
A seguito delle denunce, i Carabinieri si sono attivati per richiedere alla competente Autorità Giudiziaria l’emissione di una idonea misura cautelare nei confronti del marito violento, al fine di impedirne la reiterazione del comportamento.
Il Tribunale di Trapani, accogliendo le richieste avanzate dai Carabinieri e dal Pubblico Ministero, aveva quindi emesso un’ordinanza applicativa di misura cautelare, con la quale si prescriveva all’uomo l’allontanamento dalla casa familiare e il contestuale divieto di avvicinare la moglie, i loro figli minori e i suoceri.
Il provvedimento però non era stato sufficiente all’uomo per ravvedersi e rendersi conto del male che stava facendo ai suoi familiari. Anzi lo stesso, appena appreso il contenuto dell’ordinanza a suo carico, andava in escandescenza e preso da uno scatto di ira non esitava a manifestare ai militari la sua ferma e decisa volontà omicida verso i suoi familiari che avevano “osato” denunciarlo.
Immediatamente i Carabinieri comunicavano quanto sentito al Pubblico Ministero di turno della locale Procura di Trapani che, vista la gravità dei fatti rappresentati, richiedeva al GIP del Tribunale la revoca della predetta misura con sostituzione della più grave misura cautelare della custodia in carcere. Pochi istanti dopo veniva quindi emessa una nuova ordinanza, in sostituzione della precedente, con la quale si disponeva la custodia cautelare in carcere dell’uomo.
Dichiarato in stato di arresto, dopo le formalità di rito, il soggetto veniva accompagnato dai Carabinieri presso la Casa Circondariale di Trapani.
Quest’ultimo episodio di cronaca è soltanto uno degli ultimi casi di mariti violenti tratti in arresto dai Carabinieri di Trapani. La volontà delle vittime di denunciare le aggressioni subite all’interno delle mura domestiche e la continua vicinanza da parte dei Carabinieri, sta permettendo di affrontare nella migliore maniera tale preoccupante fenomeno.