E’ stato avviato al Tribunale di Marsala il processo che vede imputato il commerciante marsalese Paolo Mirabile. L’accusa è di estorsione e usura. Le parti civili ammesse sono otto. Mrabile ha cinquantaquattro anni ed è un noto commerciante marsalese che opera nel settore dei prodotti per l’agricoltura. Parti civili sono l’associazione provinciale antiracket, difesa dall’avvocato Giuseppe Novara, quella marsalese, difesa dall’avvocato Peppe Gandolfo, e sei presunte vittime. Si arriva a processo dopo un’indagine della Guardia di Finanza, partita, a sua volta, dalla denuncia di alcune persone, che accusavano Mirabile di aver preteso in cambio di alcuni prestiti (ma in realtà è difficile definirli tali, perchè i rapporti economici, come ormai avviene in molti casi di usura, erano abbastanza complessi) la restituzione di somme molto alte. Le vittime pertanto erano clienti di Mirabile, a cui magari chiedevano di mettere da parte prodotti, che lui poi si faceva pagare con un tasso di interesse usuraio. Oppre prestando somme di denaro con un tasso annuo del 190%, chiedendo in cambio assegni bancari, cambiali e fidejussioni. Il 7 gennaio saranno ascoltati i primi testi d’accusa. . Mirabile è difeso dagli avvocati Diego Tranchida e Giacomo Pipitone del Foro di Marsala.
Nell’ndagine sono coinvolte altre cinque persone, presumibilmente parenti di Mirabile.
QUERELA. Il Gip del Tribunale di Marsala Marcello Saladino ha deciso di archiviare il procedimento per diffamazione avviato contro il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, da parte dell’allora suo avversario politico nella corsa alla sindacatura, Salvatore Ombra. Saladino ha accolto la richiesta di archiviazione del Pm Scalabrini e quella dell’avvocato difensore di Adamo, Luigi Cassata.Secondo il Gip l e dichiarazioni di Adamo «non hanno leso la reputazione di alcuno».Ombra si sentì diffamato da alcune affermazioni rese dalla Adamo, nell'aprile 2012, relative alla gestione dell'Airgest. L’anno scorso, nel corso di una conferenza stampa, Ombra annunciò la querela, alla presenza degli avvocati Paolo Paladino e Stefano Pellegrino. Quest’ultimo era anche uno dei suoi principali sponsor politici. Per i legali bisogna tutelare Ombra da “insinuazioni e calunnie, mezze voci e mezze verità espresse in tono artificiosamente scandalizzato”