In riferimento alla notizia, a suo tempo (giugno 2010) ampiamente riportata dagli organi di stampa (testate giornalistiche nazionali, regionali, locali e operanti sul web), relativa all'arresto del mio Assistito, Giacomo Mannina, tengo a comunicare quanto segue. E ciò perché, per quanto possibile, sia resa giustizia, anche "mediatica" al signor Mannina, sottoposto, dal momento dell'arresto, ad usuale quanto inevitabile "gogna" con ogni conseguente e immaginabile danno personale e professionale.
Nella mia qualità di difensore, comunico che il signor Giacomo Mannina, definito "finto mago guaritore", contro il quale furono instaurati dapprima un'indagine e, a seguito, processo innanzi al Tribunale di Trapani, è stato assolto con sentenza del 29 ottobre 2013.
Il Tribunale, presieduto dalla d.ssa Angela Camassa, ha, infatti, saputo cogliere la mancanza di prove a carico del signor Mannina, dichiarando le accuse a suo carico insussistenti e assolvendo lo stesso dai pesanti capi di imputazione, con la formula "perché il fatto non sussiste".
Tengo a precisare che - in ordine alla sentenza emessa a suo favore - il mio assistito è stato assolto dai seguenti capi d'accusa:
- capi A) e B), riguardanti due ipotesi di estorsione asseritamente poste in essere a danno del signor Gaspare Di Fazio;
- capo C), incendio doloso a danno dell'autovettura del Di Fazio;
- capo E), violenza sessuale a danno della signora D.F.C.
Il Tribunale ha anche assolto il signor Giacomo Mannina da ulteriore accusa di violenza sessuale a danno della signora P.P. (procedimento successivamente riunito).
Inoltre, l'accusa per minaccia telefonica (capo D) - assertivamente proferita dal Mannina all'indirizzo del Di Fazio - è stata riqualificata dal Tribunale in tentata violenza privata con condanna alla pena di sei mesi, sospesa, e con risarcimento del danno di € 2000,00. Oltretutto, tale reato è del tutto autonomo rispetto alle ipotesi estorsive, essendosi, eventualmente, verificato solo dopo la chiusura delle indagini preliminari. A tal riguardo, in ogni caso, presenteremo appello.
Ribadisco che con queste note sono a voler rendere giustizia anche mediatica al mio Assistito il quale è stato arrestato, detenuto in carcere per circa un mese, posto agli arresti domiciliari per quasi un anno, sottoposto a obbligo di dimora per un altro anno, ha subito il sequestro conservativo dell'appartamento di proprietà gravato da mutuo, oltre che accusato di reati infamanti con notevole danno morale,
Non sembra, pertanto, astrusa la richiesta, agli stessi mezzi di comunicazione che hanno "messo il mostro in prima pagina", di rendere pubblica la sentenza e l'assoluzione del Mannina, per rispetto dello stesso e per dovere di informazione.
Restando disponibile per ogni chiarimento o approfondimento, mi auguro di veder accolta la richiesta di pubblicazione in modo che, alla giusta sentenza del Tribunale di Trapani, faccia eco la completezza dell'informazione pubblica.
Trapani, 5 novembre 2013 Avv. Salvatore Alagna