Torna di nuovo in aula il caso di Michele Claudio e Giuseppe Vaiana, fratelli di Campobello di Mazara, scarcerati a marzo su ordinanza del Tribunale del riesame di Palermo. I due erano stati arrestati su disposizione del Gip di Marsala con l'accusa di essere autori dell'omicidio avvenuto il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara (TP), di Paolo Favara, 30 anni, e di Caterina Vaiana, 33 anni, cognato e sorella dei presunti assassini. Lo scorso ottobre, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dal Pubblico Ministero, annullando entrambe le ordinanze del riesame con cui fu disposta la scarcerazione dei fratelli Vaiana. Del caso si occuperà pertanto nuovamente una diversa sezione del Tribunale di Palermo chiamata a pronunciarsi sulla custodia cautelare in carcere.
Per i militari dell'Arma e per la Procura di Marsala, che nell'ambito delle indagini riaperte nel 2010 oltre a interrogatori hanno effettuato intercettazioni, Giuseppe e Giovanni Vaiana avrebbero avuto ciascuno un loro movente per compiere il duplice omicidio. Il primo avrebbe agito per non andare in carcere per avere violentato, anni prima, la nipote, figlia di Rina, all'epoca dei fatti una bambina di 7 anni, mentre il secondo avrebbe voluti indietro, a 15 giorni dalla cessione, circa 13 milioni di lire che aveva prestato alla sorella per l'acquisto del gregge che quella curava con il suo compagno.