A.A.A. San Pietro affittasi. Adesso il Comune di Marsala vuole dare in concessione anche alcuni locali del complesso monumentale San Pietro. Chissà da dove sia arrivata l’idea di concedere spazi importanti del prestigioso San Pietro. L’amministrazione sembra abbia deciso di concedere questi locali solleticata da qualche proposta venuta da fuori il Comune. Lo si capisce leggendo nella stessa delibera della giunta Adamo.
“Costituisce obiettivo strategico dell'amministrazione comunale, sulla scorta anche di idee progettuali pervenute da soggetti esterni, operare per valorizzare il complesso monumentale di "San Pietro", prestigioso contenitore culturale che appartiene al patrimonio indisponibile del comune anche mediante affidamento a terzi, mediante concessione di parte di esso fruibile autonomamente privilegiando la qualità dell'offerta progettuale e la coerenza della stessa con le caratteristiche del bene da concedere”. Un po’ come è avvenuto con il locale concesso alla Smea nell’atrio comunale. La Smea si occupa di noleggio di bici elettriche, e la concessione di uno spazio nella Casa dei Cittadini ha suscitato molte polemiche in città. Perchè non c’è stato un bando con cui il comune avrebbe potuto dire che c’erano questi locali vuoti. Perchè la concessione ha un costo irrisorio, ossia il suolo pubblico, rispetto a un normale canone d’affitto. E perchè la ditta è vicina all’amministrazione visto che socio fondatore della Smea fino a qualche anno fa era l’assessore Benny Musillami. Anche questa volta non c’è nessun bando pubblico. Spulciando il sito del Comune (che è sempre più carente per trasparenza amministrativa…) non c’è alcun avviso. Quindi vale l’ipotesi della proposta arrivata dall’esterno. Ma se c’è un locale, uno spazio libero che si vorrebbe dare in concessione, non dovrebbe un Comune avvisare la cittadinanza, gli imprenditori, le aziende, le associazioni facendo una sorta di concorso di idee? Dovrebbe. Anche se l’unica volta che l’ha fatto è stato un fiasco. Ossia quando si è fatto quell’avviso per concedere un chiosco a Villa Cavallotti. Un’iniziativa, annunciata con tanto di conferenza stampa, che doveva risolvere i problemi di disoccupazione in città. Proposte arrivate: una. Del chiosco ancora niente. A San Pietro non si concedono spazi per chioschi ma locali veri e propri. Sono cinque, quattro al primo piano e uno a piano terra. Quanto pagheranno, se pagheranno, chi otterrà la concessione. A cosa serviranno? A chi andranno? A privati cittadini, associazioni o aziende che sono interessati, sulla carta, a svolgere attività culturali. E non per forza a soggetti che vogliono locali senza fini di lucro. Lo dice la stessa delibera della giunta Adamo che stabilisce quali locali dare in concessione. “L'obiettivo perseguito dall'amministrazione è quello di potenziare I'offerta culturale con valenza anche sociale da mettere a disposizione della collettività marsalese o chi, per il raggiungimento di tale scopo, è disponibile a concedere l’immobile con la presente idividuando anche a soggetti privati che operano con scopo di lucro”. Ecco che adesso San Pietro potrà finalmente diventare un gran bazar.