Si è tenuta ieri la prima udienza dibattimentale, davanti il Tribunale monocratico penale di Marsala (giudice: Riggio), relativa la processo per estorsione che sarebbe stata perpetrata dall'imprenditore Carlo Cefalù nei confronti dei dipendenti della C&C Group, società da lui amministrata.
Secondo l'accusa, Cefalù, dietro la minaccia del licenziamento, costringeva i dipendenti ad accettare trattamenti economici diversi da quelli concordati e comunque inferiori a quelli pattuiti al momento della assunzione.
Ieri sono stati sentiti i primi due dipendenti, che hanno riferito sui comportamenti illegittimi del Cefalù Carlo durante il periodo di attività lavorativa..
In più occasioni, i dipendenti, tutti costituitisi parte civile, e difesi dall'avvocato Vito Cimiotta, hanno sopportato i comportamenti oltraggiosi del Cefalù.
I fatti risalgono al 2008.
I dipendenti erano costrettia anche anche a firmare quietanze per importi inferiori a quelli pattuiti, sempre dietro la minaccia di un imminente licenziamento.
Si è costituita parte civile anche l'Associazione Antiraket con l'Avvocato Giuseppe Gandolfo.
Cefalù è difeso dall'Avv.ocato Salvatore Galluffo del Foro di Trapani.
La prossima udienza è stata fissata per il 6 Maggio 2014, data in cui verranno escussi quattro testi della procura, ossia alcuni dei dipendenti della Ditta.