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13/11/2013 17:46:00

Randagismo, Rizzi all'attacco del Sindaco di Castelvetrano

 L'associazione animalista "Animalisti Italiani" Onlus (www.animalisti.it ) tramite il proprio coordinatore nazionale Enrico Rizzi e con il patrocinio dell' Avv. Alessio Cugini del foro di Roma, con un formale atto indirizzato al sindaco Felice Errante e trasmesso per opportuna conoscenza al comandante della polizia municipale Vincenzo Bucca, ha diffidato il primo cittadino affinché <voglia adottare tutte le misure che si riterranno opportune e necessarie, nel rispetto del benessere psico-fisico degli animali, per il contrasto del fenomeno del randagismo, avuto, in ispecie, riguardo alle iniziative veterinarie e sanitarie di controllo riproduttivo dei randagi nonché la cura degli stessi e gli altri pubblici servizi in materia igienico- sanitaria attuati dall’ASP, in esecuzione della l.r. 15/2000 e delle Linee Guida dell’Assessorato reg. alla salute in punto di presidi veterinari (canili ed ambulatori comunali per le sterilizzazioni)>.
Enrico Rizzi ha comunicato al primo cittadino che deve purtroppo darsi atto che giornalmente pervengono da tanti cittadini segnalazioni circa la presenza di diversi cani e gatti abbandonati che necessitano di urgenti cure sanitarie e/o mediche. Il coordinatore di Animalisti Italiani ha anche precisato che il problema è poi certamente acuito dal fatto che il canile municipale del Comune di Castelvetrano, già da diverso tempo, risulta essere sotto sequestro e ad oggi nulla è stato fatto per porre rimedio , il tutto a conferma del limitato intervento delle Istituzioni locali al fine di arginare tale piaga sociale.
Rizzi ha anche ricordato al sindaco Errante che il servizio di prevenzione e controllo del randagismo è un servizio igienico-sanitario pubblico obbligatorio per i Comuni ai sensi della l. 281/91, della l.r. 15/2000 e del Regolamento di Polizia Veterinaria n. 320/1954, e che in tal senso il Sindaco è riconosciuto quale massima Autorità sanitaria locale (l. 833/1978 e d.lgs. 112/1998), di pubblica sicurezza (T.U.L.P.S. – R.D. n. 733/1931) e responsabile del benessere degli animali sul proprio territorio (D.P.R. 31.3.1979)e quindi proprio tale posizione di garanzia impone al Sindaco di intervenire a fronte di situazioni di degrado socio-sanitario, e che in difetto si configura a suo carico almeno la fattispecie di cui all’art. 328 c.p.

Il coordinatore nazionale Enrico Rizzi ha poi concluso chiedendo al primo cittadino urgenti rassicurazioni e lo ha anche informato che in caso di sua inadempienza per far fronte alle improrogabili esigenze di tutela del benessere degli animali e della salute pubblica, si provvederà ad adire l’Autorità Giudiziaria ordinaria, <segnalando l’omissione dello stesso sindaco>.