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26/11/2013 06:30:00

Gruppo 6Gdo, Alfano chiama il Sindaco Errante. Verso la vendita ad un altro gruppo

Il Ministro dell’interno, Angelino Alfano ha chiamato il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante. Oggetto della conversazione, la situazione del gruppo 6Gdo, la più importante realtà nel campo della distribuzione alimentare in Sicilia Occidentale, confiscata al prestanome di Matteo Messina Denaro, Giuseppe Grigoli, e oggi sull'orlo della chiusura. Alfano, pertanto, ha chiamato Errante per organizzare una riunione operativa a Roma per capire come aiutare in concreto questa realtà ed evitare una pesante sconfitta per lo Stato e per chi lo rappresenta nella gestione dei beni confiscati. Sono ben 500 i lavoratori convolti in questa vertenza.  "Nei giorni scorsi avevamo chiesto un incontro con il Ministro dell’Interno per rappresentargli la criticità della vicenda che rischia di vedere sfumare oltre 500 posti di lavoro, con le inevitabili refluenze negative per cosi tante famiglie. Adesso – ha detto il sindaco- proprio il Ministro mi ha chiamato per informarmi che era a conoscenza della problematica e che si stanno attivando delle iniziative per scongiurare la perdita di quei posti di lavoro, inoltre ha espresso la volontà di incontrarmi, presso la sede del Viminale a Roma, per meglio approfondire la vicenda".

Nel frattempo si fanno sempre più insistenti le voci di una possibile vendita del gruppo ad una società del Nord Italia. In questi mesi varie trattative sono andate avanti.

Proprio qualche giorno fa abbiamo intervistato Roberto Margiotta, lavoratore del gruppo 6GDO e rappresentante sindacale:  "In questi anni di amministrazione controllata sono state fatte delle scelte discutibili da parte dell’amministrazione dell’azienda. Scelte che abbiamo contestato qualche tempo fa" ha dichiarato. 

Sulla vicenda è intervenuto anche il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Campobello di Mazara: "I magazzini sono quasi vuoti, i fornitori non consegnano più merce per la crisi di liquidità in cui versa l’azienda, i supermercati concessi in gestione a terzi ormai si approvvigionano presso altri fornitori portando a deprimere ulteriormente i ricavi dell’azienda, alcuni crediti sono da ritenere di dubbia esigibilità destinati a trasformarsi in perdite certe. Purtroppo si sta verificando che, come accade sempre più spesso, le aziende confiscate e affidate ad un amministratore giudiziario subiscono un destino quasi inesorabile".

Tutto quanto sta accadendo intorno al gruppo 6Gdo è già avvenuto, in proporzioni più ridotte, con un'altra azienda confiscata dallo Stato ed appartenente al gruppo Grigoli, la Latticini Provenzano, azienda casearia. Dopo l’ingresso dello Stato, i libri sono finiti in tribunale e i lavoratori a casa. La “Provenzano” aveva sede a Giardinello, vicino Palermo. Con Grigoli contava 52 dipendenti. Nel 2006, con il sequestro, 13 dipendenti vengono licenziati. La chiusura, lo scorso maggio, lascia a piedi i restanti 39. L’azienda era nata con un finanziamento pubblico, tanto per cambiare, previsto dai Patti territoriali. Al momento della chiusura la sua esposizione debitoria era di 28 milioni di euro.