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08/12/2013 07:10:00

Il sindaco Adamo respinge le dimissioni di Pippo Sparla. E scrive a Libera

In una lettera indirizzata al coordinatore Provinciale dell’Associazione Libera, dottor Salvatore Inguì, il sindaco di Marsala, Giulia Adamo comunica che non accetterà le dimissioni da consulente gratuito del Comune per la Semplificazione Amministrativa e da presidente del CdA dell’Istituzione Marsala Schola (anche questa funzione svolta a titolo gratuito), presentate dal dottor Filippo Sparla.
Ecco il testo integrale della nota a firma del primo cittadino di Marsala:
 

Un paio di mesi addietro, la S.S., nella qualità di coordinatore provinciale dell’Associazione Libera, mi chiedeva di valutare l’opportunità dell’Amministrazione Comunale di continuare ad avvalersi, sia pure a titolo completamente gratuito, della collaborazione quale Presidente del CdA di Marsala Schola e di Consulente per la Semplificazione Amministrativa del dottor Filippo Sparla che, negli Anni ’80, era stato sfiorato da un’inchiesta della Procura della Repubblica di Trapani e poi prosciolto dal Giudice Istruttore da ogni ipotesi accusatoria.
Con grande senso di responsabilità, lo stesso dottor Sparla, nell’ottobre scorso, indirizzava alla scrivente una nota in cui chiariva, con dovizia di particolari, la sua totale estraneità ai fatti a suo tempo contestatigli, lasciandomi ogni determinazione in merito all’accettazione delle sue dimissioni.
Da allora, ho approfondito in tutti i modi e con tutti i mezzi a disposizione l’intera questione. E alla luce delle grandi attestazioni di stima ricevute nei confronti del dottor Sparla da dirigenti scolastici, funzionari comunali e semplici cittadini, che ne hanno apprezzato l’operato e l’azione di trasparenza (val la pena ricordare in tal senso, l’eliminazione del protocollo cartaceo utilizzato per le gare d’appalto con possibilità di inquinamento degli atti, la realizzazione di modulistica unica per partecipare alle gare d’appalto, l’attuazione di un ufficio unico cimiteriale, la razionalizzazione dell’utilizzo dei telefonini di servizio e dei telefoni fissi del Comune, il risparmio del consumo di energia elettrica nelle scuole ed infine la rimodulazione del servizio gestione mensa nelle scuole con acquisto preventivo dei ticket da parte dei genitori e l’eliminazione del complicato sistema di rimborso delle spese per trasporto scolastico per gli studenti delle Superiori, etc.!), dopo un’attenta ed oculata riflessione, sono giunta adesso alla decisione di non accettare le dimissioni e di respingerle, anzi, con fermezza.
Tutto ciò, oltre per il fatto di non avere mai dubitato sulla correttezza e l’integrità morale del dottor Sparla, anche in considerazione dei successivi incarichi di prestigio e di grande responsabilità rivestiti da Filippo Sparla quale Segretario Generale della Camera di Commercio di Trapani (per circa un decennio), componente della Commissione di Studi economici presso il CNEL in rappresentanza di tutte le CCIAA d’Italia e, soprattutto, di componente del Nucleo Tecnico per la valutazione delle agevolazioni richieste dalle vittime dell’estorsione e dell’usura, istituito presso la Prefettura di Trapani.
Allora, mi chiedo e Le chiedo: se l’allora Prefetto di Trapani, nel nominare il dottor Sparla componente del Nucleo Tecnico, avesse dubitato anche per un solo attimo della sua correttezza ed integrità morale, gli avrebbe mai affidato, per come ha fatto, un tale incarico di prestigio e di alta responsabilità?
Certa che comprenderà appieno le ragioni della mia scelta, che rispecchia oltretutto il principio garantista sancito dalla nostra Costituzione, è bene ribadire come l’arma della denuncia e della falsa indignazione nei confronti di personaggi “scomodi” perché in grado di mettere a nudo meccanismi perversi e corrotti del sistema burocratico, sia spesso utilizzata in Sicilia. La ringrazio, pertanto, per avere espresso i suoi dubbi perché ciò mi ha permesso di fugare ogni perplessità e poterLe rispondere con serenità e convinzione.