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10/12/2013 22:00:00

Sabato la cena di fine anno di Assoenologi

Si svolgerà sabato prossimo 14 dicembre la tradizionale cena di fine anno di Assoenologi Sicilia. Come da consuetudine, gli enologi siciliani si riuniranno per scambiarsi gli auguri in prossimità delle feste e per fare insieme un bilancio dell'anno che sta per concludersi.
Ma questa sarà un'edizione da ricordare perché ricca di novità.
Se, ad esempio, negli anni passati Assoenologi Sicilia ha sempre voluto rendere omaggio ai più noti professionisti del settore, quest'anno ha invece deciso di accendere i riflettori sui giovani e sul futuro. Per questo motivo verranno premiati due studenti: rispettivamente i più meritevoli tra coloro che nel 2013 hanno conseguito la laurea in Enologia e tra coloro che si sono diplomati presso l'istituto tecnico agrario di Marsala.
Ma non è tutto: proprio l'istituto agrario e i suoi allievi saranno i veri protagonisti dell'evento.
Per la prima volta infatti la serata di fine anno si svolgerà proprio nei locali della scuola: l'Aula Magna si trasformerà per l'occasione in un ristorante e la cena sarà preparata dagli studenti dell'alberghiero.
"Le due iniziative - spiega il Presidente di Assoenologi Sicilia, enologo Giacomo Manzo - rientrano in un lavoro più ampio di valorizzazione dei giovani".
Spostare la cena di fine anno presso l'istituto agrario, che quest'anno ha compiuto 140 anni di vita, ha inoltre, per gli enologi siciliani, un alto contenuto simbolico. "Abbiamo fatto molta strada ma non dobbiamo dimenticare le nostre origini. - aggiunge l'enologo Manzo - Quest'omaggio alla scuola da cui proveniamo non è un atto dovuto ma un piacere: un modo per tuffarci in dolci ricordi e per stare vicino ai giovani e a quanti operano nel mondo della formazione".
Tra gli ospiti della serata ci saranno infatti anche il dirigente scolastico dell'Istituto agrario, il professore Domenico Pocorobba, il vice preside e il vicedirettore del corso di laurea in Enologia.
"Noi siamo stati fortunati, abbiamo costruito una carriera e una professione - spiega ancora Manzo - Per i giovani enologi è sempre più difficile. E' nostro compito sostenerli e insegnare loro che, se si vuole, lavorando con dedizione, si possono realizzare i propri desideri".