Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/12/2013 17:22:00

In “Poeti e Poetiche”, la “parola plurale” di A. Contiliano

 L’editore, e poeta, Gianmario Lucini, nella Sala delle conferenze della Biblioteca comunale di Marsala (Via XI Maggio), il 19 dic. ‘13, ore 11-12,30, presenterà il libro “Poeti e Poetiche”, Vol. 2 (CFR, 2013). Spazio particolare sarà dato alla “parola plurale” – poetica e testi di poesia – di Antonino Contiliano, incluso nel volume collettivo. L’incontro si propone anche con la lettura di alcune poesie dell’autore (indicato, e presente).

Nell’introduzione a “Poeti e Poetiche” (Vol 2), G. Lucini scrive: l’opera presenta “otto autori italiani, diversissimi per poetica, per tematiche, e anche per linguaggio. La diversità di poetiche e di soluzioni linguistiche adottate è appunto uno degli obiettivi di questa pubblicazione, oltre a quello, implicito, di prendere in considerazione soltanto le voci più significative della nostra poesia, nei limiti del nostro orientamento di gusto, di cultura, di interesse. La nostra è pertanto una raccolta anomala, che (...) accosta, invero, a volte in maniera immediata e quasi stridente, temi, personalità e stili, enfatizzando il contrasto, cercando una ragione in ogni scrittura amata e curata. Starà poi al lettore decidere quale sia la ragione che lo convince”.

Fra questi autori è incluso il marsalese Antonino Contiliano. Il saggio (“La parola plurale”, in “Poeti e Poetiche”), che ne segue il pensiero e la scrittura, è di Marta Barbaro (Università di Palermo). In stralcio, qui, qualche passo: ogni testo poetico “investe un ambito o un problema diverso del nostro presente, così come ci indicano i diversi titoli, ma all’interno di ogni singolo componimento i temi e i codici s’intrecciano e sembrano generarsi gli uni dagli altri. A condurre questi slittamenti di campo e di senso è un ininterrotto e vertiginoso gioco verbale che, facendosi protagonista e attore, esclude dalle sue trame, dal textum, l’intervento di un io lirico predisposto a filtrare e a disciplinare le informazioni e i saperi. Disarticolando la sintassi e la logica a favore dell’esuberanza del lessico, il poeta occulta la propria regia autoriale e lascia che a comunicare sia la materialità della parola stessa. La metamorfosi semantica si origina, così, per effetto di una manipolazione del significante che, ora insiste sull’ambiguità segnica della parola, ora insegue imprevedibili accostamenti fonici e fonologici dilatando lo spettro delle possibilità paronomasiche. (...) È come se le parole camuffate – o sabotate – vogliano nascondere il significato, ma così facendo lo restituiscono rafforzato, fino poi a condurre a delle sentenze satiriche che colpiscono con nettezza i propri bersagli polemici (...) Le parole d’ordine sono complicazione (o “complessificazione”) e polifonia, dettate entrambe dalla necessità di trovare una via di uscita al silenzio muto della comunicazione e della vita postmoderne (...)”.

Le letture dei testi poetici saranno a cura di due giovani del “teatro abusivo” (di Massimo Pastore), Cristina Genna (studentessa del Liceo scientifico di Marsala) e Chiara Vinci (studentessa del Liceo Classico di Marsala).

Nell’avvio dell’incontro e del dialogo con i presenti, l’attore e regista Massimo Pastore e il giornalista e scrittore Giacomo Di Girolamo avranno cura di due interventi.

La Cittadinanza è invitata a partecipare. Un invito particolare, ove possibile e interessati, è rivolto agli studenti.

Nella Sala delle conferenze della Biblioteca, i lavori dell’incontro saranno coordinati dalla “responsabile”, Sig.ra Milena Cudia. L’uso della Sala, giusta nostra istanza del 25 – 11- ’13 (Prot. generale, n. 99018), è stata esitata dall’Ufficio di competenza.

 

antonino contiliano