Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/01/2014 17:00:00

Voragini e cave di tufo a Marsala. Altro incontro tra amministrazione ed esperti

Sul problema delle aree interessate da cave di tufo sotterranee, l'Amministrazione Adamo continua a lavorare per pervenire ad una mappatura del territorio e metterlo in sicurezza. Nei diversi incontri presieduti dall'assessore Benny Musillami, tecnici del settore – profondi conoscitori del territorio - hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare, offrendo la propria professionalità. Da ultimo, si registra l'incontro anche con rappresentanti della Protezione Civile di Trapani, “considerato che – afferma l'assessore Musillami - la gravità del problema richiede senza dubbio l’intervento di esperti in materia; inoltre, è necessario procedere per punti e gradi di priorità, intervenendo nei siti più a rischio”. In tal senso, e con riferimento alla voragine apertasi ad Amabilina, l'Amministrazione comunale valuterà se ricorrano i presupposti per richiedere alla Regione Siciliana lo stato di emergenza al fine di attingere ai fondi necessari per gli interventi di massima urgenza. All'incontro erano presenti – oltre al dirigente comunale ing. Francesco Patti - il dr. Giovanni Indelicato (Protezione Civile di Trapani), l’ing Fabio Unti dell'Associazione di protezione e emergenze civili ingegneri di Palermo, l'Associazione Speleoclub Lilibeo. Entrambe le Associazioni hanno messo a disposizione del Comune le loro competenze ed esperienze per la redazione di un “progetto pilota” riguardanti edifici ed infrastrutture su aree a rischio, nonché svolgere accurata attività di indagine del sottosuolo. Nell'accogliere tali fondamentali proposte di collaborazione, le due Associazioni sono state formalmente invitate a mettere a disposizione le professionalità richieste, al fine di stabilire criteri e metodologie, nonchè tecniche di intervento da seguire.