O sono scemi o si credono e sono intoccabili. Come i paria indiani.
Non ne possiamo veramente più. Siamo stanchi, stufi, indignati. Non riconosciamo più la nostra bella Italia, quella dei santi, dei poeti, dei letterati, degli artisti e degli artigiani, degli agricoltori: degli onesti. E, meno che mai, riconosciamo l'Italia della politica. Come non rimpiangere i programmi differenziati dei partiti? Come non ricordare con nostalgia, anche critica, le sezioni delle città e delle campagne, e la loro dialettica, pur in mezzo a camarille, a prepotenze e a voti conquistati con prebende o con promesse spesso fallaci? Ora è solo una grande vergogna in una assoluta mancanza di ideali di onestà, di rispetto dei ruoli e delle funzioni. Non piace e non è giusto fare di ogni erba un fascio. Ma il fenomeno della corruzione, della leggerezza, dell'incoscienza è così diffuso nella casta e non solo, che per noi poveri mortali normali essere indignati è veramente troppo poco. E la Magistratura? E le forze di polizia? Gli indagati, tutti, nessuno escluso, nel dichiararsi esenti da colpe invocano, tutti, nessuno escluso, "la fiducia nella Magistratura!". Quale? Quella che, secondo loro, scherza col fuoco, ama il gossip ed emette avvisi di garanzia e spesso arresta? E lo fa per niente? Per puro divertimento secondo costoro che si dichiarano innocenti? E' l'ora di finirla! Non ne possiamo più di sentire e vedere che i nostri soldi si spendono, impunemente, per i più disparati e non giustificati fini. Mettiamoci d'accordo. O quelli che indagano e vi accusano sono diventati tutti irresponsabili e si divertono a screditarvi o voi siete ladri o almeno truffaldini che spendono soldi non loro, su cui non hanno potere né diritto di "scialo". E siccome il fenomeno ormai è diffuso senza confini, o voi che governate siete tutti scemi o vi credete intoccabili come i paria indiani. O, forse, avete costituito una casta variegata e multicolore, e intoccabili lo siete davvero. E il polverone di cui sono pieni i giornali sarà spazzato via. E la colpa ricadrà sulla Magistratura e sulle autorità di giustizia che vi avrebbero perseguitato senza reale fondamento. Povera Italia dei martiri, degli eroi e dei normali.