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27/01/2014 06:30:00

Castelvetrano, il preside Fiordaliso: "Così è svanito il gemellaggio antimafia"

Il Liceo Classico “Pantaleo” di Castelvetrano era pronto per fare un gemellaggio con il Liceo Giulio Casiraghi di Cinisello Balsamo. Ma c’è stato un dietrofront. Preside Francesco Fiordaliso, cos’è successo?

Abbiamo avuto questa proposta dall’associazione Libera, in particolare da Francesco Garofalo, perché avevano conosciuto questa scuola di Cinisello Balsamo in occasione di una visita nelle terre confiscate alla mafia e gestite da Libera. Da Cinisello Balsamo in quell’occasione era stata presentata la volontà di far gemellare i ragazzi del liceo alle porte di Milano con i nostri, per far conoscere appunto la nostra realtà, il nostro territorio.

Una bella occasione.

Sì. Infatti, io mi sono attivato, ho dato la disponibilità, ho formato un comitato, ed è intercorsa una corrispondenza.

Poi?

L’ultima e-mail del comitato dei genitori degli studenti di Cinisello mi annuncia il loro dispiacere in quanto il consiglio di istituto aveva negato questa possibilità perchè mancava un docente accompagnatore. Ed è una cosa alquanto strana, perchè il docente dovrebbe essere nominato dal preside che però non si è fatto sentire.

Ma secondo lei perchè questo atteggiamento?

Secondo me dietro questo, come al solito, c’è quell’idea che ancora persiste nell’immaginario collettivo del Nord. Ossia che in Sicilia c’è mafia ovunque e non si possa camminare per le strade in quanto si rischia l’incolumità. E la cosa mi è dispiaciuta molto. E’ vero che abbiamo la mafia, di cui sentiamo il suo puzzo ogni giorno. Ma allo stesso tempo abbiamo un’antimafia forte e una presa di coscienza da parte dei giovani che proprio a Castelvetrano ha portato un’imprenditrice a denunciare la richiesta di pizzo.

Vi siete chiariti con la scuola di Cinisello?

No, perchè alla mia mail di indignazione non è seguita alcuna risposta. Noi comunque andiamo avanti con la nostra attività didattica. Ci disturba il fatto che si mantenga ancora un’idea sbagliata sulla nostra terra.

Quanto è destinata a perdurare questa idea di Castelvetrano? 

Abbiamo preso coscienza che c’è la mafia, che opera in maniera invisibile quasi, in una zona grigia. Sono anche convinto che c’è una grande presa di coscienza nelle scuole, nella società, nella chiesa con Don Meli, che va avanti. Se poi vediamo che lo Stato, come nel caso del 6Gdo, non interviene è chiaro che questo ci mette in difficoltà. E poi succede che la gente, che si trova in difficoltà, ha quasi nostalgia di Grigoli.