La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha sequestrato a Castelvetrano un terreno a Vincenzo Panicola, 43 anni, detenuto, cognato del boss latitante Matteo Messina Denaro e marito di Anna Patrizia Messina Denaro, recentemente arrestata dalla Dia per estorsione, nell'ambito dell'operazione «Eden». Il terreno è intestato alla donna.
Il provvedimento, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Trapani, è un sequestro per equivalente, a compensazione della somma di trentamilia euro depositata in banca e riconducibile a Panicola, di cui si è accertata la distrazione ad opera della moglie. Vincenzo Panicola - insieme al cognato latitante, a Filippo Guttadauro, Leonardo Bonafede e Franco Luppino - è componente del mandamento mafioso di Castelvetrano ed è anche accusato di avere curato e gestito la latitanza dei membri del mandamento, in particolare del cognato, attraverso il continuo scambio di messaggi, recapitando e ricevendo «pizzini», programmando estorsioni, incendi, approvvigionamento di fondi e reinvestimento di capitali.
Panicola, prima della detenzione, era un imprenditore che operava nei settori della manutenzione di impianti di produzione, installazione, distribuzione e utilizzo dell'energia elettrica, delle costruzioni edili e stradali, dei lavori di pulizia.
Un anno fa c'era stato un altro piccolo sequestro, simile a quest'ultimo,riguardanti le aziende e i capitali sociali di alcune aziende del territorio di Castelvetrano:la Vieffegi service, la Vieffegi impianti srl, la So.ro.pa. costruzioni arl, e il compendio aziendale della ditta individuale di Anna Patrizia Messina Denaro, sequestrati anche fabbricato, automobili e rapporti bancari.