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01/02/2014 18:00:00

Giovinetto a Marsala. Arturo Galfano chiede l'intervento del sindaco Adamo

Si torna a parlare del Giovinetto di Mozia. E lo fa il consigliere comunale di Marsala Arturo Galfanoche con una nota indirizzata al sindaco Giulia Adamo chiede al primo cittadino di attivarsi per far esporre l’Auriga al Museo Baglio Anselmi di Marsala, in sostanza. Un vecchio pallino, che già in queste settimane la Regione ha annientato.
“Su mia iniziativa – ricorda Galfano - la III commissione Sport e turismo ha presentato un ordine del giorno approvato all’unanimità, il 10 giugno 2013, con il quale si chiedeva che l’Auriga di Mozia (di proprietà dello Stato e in possesso della Regione Sicilia) al ritorno dagli Stati Uniti, venisse esposta nel Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala”. Ma, scrive il consigliere comunale della maggioranza, né l’assessore regionale ai Beni Culturali né il presidente Crocetta hanno dato alcuna risposta a quanto richiesto dal consiglio comunale. Galfano mette in evidenza “le dichiarazioni fatte sulla stampa nazionale di tre componenti del cda della Fondazione Whitaker che affermano che il prestito della Statua ha portato ad un mancato incasso della stessa Fondazione, di 200 mila euro annue”. Per Galfano con l’esposizione al Museo archeologico di Marsala l’incasso andrebbe nelle casse regionali e in base a una convenzione il Comune di Marsala avrebbe diritto al 30% dei proventi (“presumibilmente oltre 60 mila euro annue”). Inoltre tra le pecche di Mozia c’è il costo del biglietto di entrata all’isola che, sottolinea Galfano, sarebbe troppo esoso: 14 euro. In più le tariffe non tengono conto “delle gratuità previste per le fasce esentate di diritto (0-18, over 65, forze dell’ordine, ecc…) e delle agevolazioni previste per favorire la divulgazione e promozione dei beni culturali in occasione di eventi a livello regionale o nazionale (Settimana della cultura, notte dei musei) nonostante la fondazione riceva annualmente dalla Regione Notevoli contributi (vedi Tabella H)”.
Per tutti questi motivi Galfano chiede al sindaco se come intenderà attivarsi “tenuto conto del mancato vantaggio economico per le casse comunali e della grave limitazione per la fruizione da parte di tutti, e anzitutto dei giovani, di questo capolavoro pubblico in quanto fa parte del patrimonio culturale dello Stato”.