Fa il punto della situazione della Casa di Riposo di Marsala il commissario straordinario del Giovanni XXIII Ignazio Genna. Dopo mesi di assistenza e ospitalità a decine di profughi richiedenti asilo Genna tira le somme della Casa di Riposo facendo anche qualche conto sulla situazione economica dell’Ente che da anni versa in condizioni preoccupanti. Dai numeri snocciolati da Genna la Casa di Riposo, con la nuova rimodulazione dei servizi, sembra stia riprendendosi, anche se sono ancora tanti i debiti nei confronti dei fornitori e dei dipendenti. Inoltre gli ospiti anziani continuano a diminuire. Il Giovanni XXIII si sta riprendendo grazie agli immigrati e allo Stato che paga la loro assistenza. Ecco la nota con cui Genna chiede anche ai creditori di essere pazienti.
“Pur nell'emergenza il fenomeno dell'immigrazione crea posti di lavoro e permette di salvare strutture che erano sull'orlo della bancarotta, la Casa di Riposo Giovanni XXIII è stata la prima a permettere di dare ospitalità agli immigrati” Son le parole di sua eccellenza il Prefetto che ringrazio per le parole di elogio per la Casa di riposo e per avere accolto le richieste del sottoscritto, relativamente all’accoglienza di migranti. Ringrazio L'Assessore Regionale alla Famiglia Ester Bonafede per l'apertura verso la diversificazione dei servizi nelle II.PP.A.B. “ Con l’approvazione del nuovo statuto per la diversificazione dei servizi, infatti, abbiamo potuto far fronte a un problema sociale. E’ risaputo ormai che la Casa di Riposo ha accolto parecchi migranti bisognosi di asilo politico, nonché di cure e di attenzioni. Di recente ne abbiamo accolto altri 19 e, in totale, attualmente ne ospitiamo 85, questo ha comportato il ripristino di un’ala della struttura che non veniva utilizzata da parecchi anni, e, con i dovuti lavori di ristrutturazione, già dai primi di febbraio saremo in grado di ospitare fino a 100 migranti mantenendo gli stardard di ospitalità. A tal proposito tengo a dire che la convenzione scaduta con la Prefettura sarà rinnovata in questi giorni e che abbiamo ricevuto le somme spettanti fino al 31/12/2013, per un ammontare di circa 160.000 euro che ci hanno consentito di pagare tre stipendi ai dipendenti. Una boccata di ossigeno per le finanze della Casa di riposo che ci ha consentito di salvare posti di lavoro, di continuare a offrire servizi e comfort agli ospiti anziani. Tengo a precisare che anziani e migranti, date le diverse esigenze, non condividono gli stessi spazi, neanche la mensa, eccetto il giardino.
Avvierò un’indagine interna, chiederò una relazione dettagliata all’assistente sociale della struttura e coinvolgerò l’assessore ai Servizi sociali al fine di capire perchè il numero di ospiti anziani continua a ridursi allo stato sono 36, cosa si può ancora fare per migliorare i servizi che già offriamo o, eventualmente, per fornirne di nuovi per gli ospiti anziani E’ mia intenzione, inoltre, organizzare una giornata “porte aperte” alla Casa di riposo con animazione e accoglienza, in modo che tutti i cittadini che lo desiderano possano visitare la nostra struttura e costatare di persona l’idoneità dei locali e la qualità dei servizi offerti.
Abbiamo la convenzione con il pronto soccorso sociale di 13 posti letto, convenzione che sarà presto rinnovata con il Comune di Marsala, e chiederò all’assessore ai servizi sociali, che tale convenzione venga modificata, in modo da garantire agli ospiti occasionali non soltanto il pernottamento ma anche il vitto, di questo anche l'Assessore ai servizi Sociali già contattato concorda. Il contributo di 50.000 euro ci è stato concesso e pertanto il comune è in regola con le rette, ci manca solo il mese di dicembre 2013 che non è stato ancora pagato per motivi di cassa regionale.
Se il numero di ospiti anziani continua a decrescere nella diversificazione dei servizi, è mia intenzione creare a medio termine un “ostello della giuventù”, lo statuto lo consente, e di questo ho già parlato, All'Ass.Regionale alla Famiglia, al sindaco e all’assessore al ramo P. Montalto che anno dato la disponibilità a fare un progetto.
A 8 mesi dal mio insediamento sono stati pagati 8 stipendi di cui 3 in un mese e siamo adesso in condizione di pagare ai dipendenti regolarmente lo stipendio più qualche arretrato. Stiamo facendo transazioni e pagamenti dilazionati con i creditori, abbiamo fatto fronte a interessi legali e alla rivalutazione monetaria, stabiliti dal giudice in seguito ai pignoramenti dei dipendenti abbiamo adeguato la struttura con lavori ordinari e straordinari e abbiamo fatto, e faremo, tante altre cose che qui sarebbe troppo lungo enumerare. Mi sento di affermare che il rilancio della Casa di riposo è possibile e che si possano fare programmi a medio termine.
Chiedo plubblicamente ai creditori di non calcare la mano con decreti ingiuntivi per non triplicare il debito fra spese legali e quant'altro altrimenti ogni tentativo di risanamento può risultare vano.