Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
04/02/2014 23:18:00

I Sindaci di Sciacca e Castelvetrano criticano la riforma delle province

 Il Sindaco di Sciacca, Avv. Fabrizio Di Paola e il Sindaco di Castelvetrano-Selinunte, Avv. Felice Errante, con una nota congiunta hanno voluto esprimere la loro forte contrarietà al Disegno di Legge, approvato in commissione Affari Istituzionali dell’Ars, sull’istituzione dei Liberi consorzi dei Comuni al posto delle Province.
Il Disegno di Legge è una falsa riforma è un testo deludente, che cambia solo il nome agli enti che si vogliono sopprimere. Invece di chiamarsi province si chiameranno liberi consorzi. Ai comuni non viene data libertà di aggregarsi fin dall’inizio, secondo il criterio dell’omogeneità territoriale e di uguali aspirazioni e progettualità.
I consorzi saranno calati dall’alto. Ai comuni si concederà un termine per trasferirsi da un consorzio a un altro col rischio di un caos istituzionale. Il disegno di legge della commissione Affari Istituzionali, se convertito in legge, non farà altro che peggiorare la situazione, a questo punto sarebbe meglio lasciare tutto com’è.
I due Sindaci si appellano al Governo ed a tutta l’Assemblea Regionale Siciliana affinché venga preso in considerazione il documento dei Sindaci delle province di Agrigento, Palermo e Trapani approvato durante l’assemblea tenutasi a Sciacca lo scorso 09 settembre 2013, che è stato sottoscritto da 21 rappresentanti di Enti Locali e trasmesso alla Regione Siciliana.
Di seguito i passaggi salienti del documento siglato a Sciacca:
I rappresentanti dei comuni partecipanti all’Assemblea di Sciacca rivendicano la propria identità nonché la facoltà di aggregarsi con altri comuni di un territorio omogeneo, che lega realtà già unite da storia, tradizioni, economia, progetti di sviluppo, interessi che i Comuni hanno già sperimentato con esperienze amministrative, economiche e interrelazioni di vario genere.
Il Libero Consorzio dei Comuni deve essere una nuova e reale opportunità, una forma che aggreghi funzionalmente Comuni uniti da identiche aspirazioni. Deve essere uno stimolo per portare avanti un comune progetto di sviluppo economico, una entità che, nel garantire i servizi essenziali, dia fiducia ai cittadini e agli amministratori. Il Libero Consorzio dei Comuni deve essere uno strumento di governo più efficace ed efficiente che unifichi e valorizzi ancor di più un territorio già virtualmente costituito. A tal fine, rifiutano entità preconfezionate dall’alto che non terranno conto di specificità storiche, geografiche ed economiche.