Centro Sinistra e Centro Destra si posizionano oggi intorno al 35%: al 35,4% la coalizione di Renzi, al 35,2% quella di Berlusconi. Più distante, al 22%, il Movimento 5 Stelle. Sono i dati che emergono dal sondaggio dell’Istituto Demopolis, condotto all’indomani della scelta di Casini di tornare ad allearsi con il Centro Destra di Alfano e Berlusconi.
Il PD, secondo il Barometro Politico Demopolis, resta nettamente con il 32% primo partito del Paese, mentre il Movimento di Grillo si attesta al 22% e Forza Italia al 21,6%. Al 6,4% il NuovoCentrodestra con l’UDC; sotto il 4% SEL, Lega e Fratelli d’Italia.
“Si registra – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – una sostanziale parità tra i due principali schieramenti, con un vantaggio del Centro Sinistra di appena 50 mila voti. Si tratta ovviamente di uno scenario in chiara evoluzione, sul quale sono destinati ad incidere – conclude Pietro Vento – l’altissima astensione, stimata oggi al 34%, e la mutevole potenzialità attrattiva del Movimento 5 stelle, caratterizzato da un consenso sempre più variabile e trasversale”.
Se si tornasse oggi alle urne per le Politiche, nessuno dei due principali schieramenti raggiungerebbe, al primo turno, la soglia del 37% fissata dal nuovo accordo tra Renzi e Berlusconi. Si renderebbe così necessario il secondo turno di coalizione.
Nell’ipotesi di ballottaggio – secondo i dati dell’Istituto Demopolis – il 54% degli italiani sceglierebbe oggi il Centro Sinistra guidato da Renzi, il 46% voterebbe il Centro Destra. Alla Camera, grazie al premio di maggioranza previsto dall’Italicum, il PD avrebbe 327 seggi, il M5S 111; 36 andrebbero al Nuovo Centrodestra in tandem con l’UDC, 124 a Forza Italia, 20 alla Lega. Con la nuova Legge elettorale, resterebbero fuori dal Parlamento tutte le liste sotto il 4,5%.