Una vera e propria caccia all'uomo. Questa è diventata la gara tra Cus Palermo e Ligny Trapani, formazioni impegnate per la nona giornata nel campionato di Promozione girone A nel campo di gioco di via Alfonte a Palermo. Un giocatore del Trapani, dopo l'assegnazione di un calcio di rigore, e la conseguente espulsione, ha pensato bene di prendersela in maniera veemente con il direttore di gara e i suoi assistenti inseguendoli fino agli spogliatoi. Tutto accade al 60' di una gara disputata fino a quel momento senza particolari screzi fra le due compagini e chiusa dopo il primo tempo con i padroni di casa del Cus in vantaggio per 1-0 grazie ad una punizione realizzata da Milano. Dopo pochi minuti dall'inizio della ripresa l'imprevedibile. Il direttore di gara assegna un penalty contro il Ligny Trapani per l'atterramento del giocatore Muscolino con la conseguente espulsione del difensore trapanese Ligny. Quest'ultimo, dopo essere stato allontanato dal rettangolo di gioco, in un impeto d'ira torna in campo per vendicarsi contro il fischietto e i suoi assistenti.
Il pubblico assiste dunque ad un inseguimento che si sviluppa, prima nei limitrofi campi in sterrato, per poi concludersi negli spogliatoi dove la terna arbitrale trova rifugio per uscire solo quando gli animi si saranno calmati. Una scena che stona con i valori dello sport e da cui gli stessi compagni del giocatore espulso e la società trapanese si sono dissociati. Impeccabile invece la condotta dei padroni di casa con un dirigente del Cus colpito nel tentativo di difendere gli arbitri dalla furia del calciatore. Adesso, data la sospensione del match al 60', si attende solo la decisione del giudice sportivo in merito al risultato finale e le eventuali squalifiche. Si profila una vittoria a tavolino per il Cus e una lunghissima squalifica per il difensore della Ligny.