A Mazara del Vallo aumentano i furti di motociclette e di biciclette, tanto da far sospettare l'esistenza di un traffico verso altri paesi. Lo racconta il sito Prima pagina Mazara, che scrive:
Le cronache, non solo locali, hanno riportato l'esistenza di un traffico internazionale di motocicli e biciclette rubate. Nell'agosto del 2012 la Capitaneria di Porto di Mazara e la locale Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza hanno posto sotto sequestro per conto dell'autorità giudiziaria un peschereccio tunisino. Il provvedimento scattato il 30 luglio è stato il frutto di indagini condotte da uomini della Capitaneria mazarese e dalle "Fiamme gialle" sul peschereccio proveniente da Mahdia e che più di un mese fa era arrivato nel porto mazarese per acquistare e sostituire il motore. Dopo diversi pedinamenti ed accertamenti, è stato però rinvenuto un carico sospetto all'interno dello stesso peschereccio: alcuni scooter e ciclomotori usati, biciclette, motori di macchine, materiale elettrico vario ed a quanto pare anche una camera da letto. Così è scattato il sequestro del peschereccio che è stato trasferito presso il molo "Ammiraglio Francese" del porto nuovo, vicino alla sede della Capitaneria. Poi, grazie all'ausilio di un camion con gru di una ditta mazarese (vedi foto), i militari hanno provveduto a sbarcare il carico, che doveva essere diretto in Tunisia, ed il materiale è stato sistemato provvisoriamente all'interno dei cancelli della Capitaneria al fine di ulteriori controlli; sugli sviluppi di quell'indagine non si è avuta più notizia. L'operazione condotta dalle forze dell'ordine sarebbe rientrata nell'ambito dei massicci controlli intensificati a seguito dell'arresto, il 22 luglio del 20012, di un tunisino e di un marsalese che a bordo di un furgone stavano trasportando un grosso quantitativo di armi e munizioni destinati forse ai ribelli tunisini attraverso un imbarcazione in partenza da Mazara del Vallo.