La senatrice Pamela Orrù ha ricordato oggi in Senato Carla Accardi, la pittrice scomparsa lo scorso 23 febbraio a Roma. Artista tra le più originali dell'arte del secondo dopoguerra italiano, era nata a Trapani nel 1924 e avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 9 ottobre. Definita la "signora dell'astrattismo italiano", con la sua pittura ha contribuito dal 1947 all'affermazione della corrente pittorica in Italia. Tra le pioniere del femminismo in Italia, fa parte con Carla Lonzi del gruppo "Rivolta Femminile".
“Coraggiosa, determinata, intraprendente, ambiziosa, sguardo sempre avanti. Scompare un personaggio chiave – ha dichiarato la senatrice Orrù intervenendo a Palazzo Madama - nelle dinamiche creative del dopoguerra italiano: una carriera esemplare che inizia dall’etica politica; divenne infatti un simbolo come una delle prime donne a trovare spazio in un ambiente fino ad allora alquanto maschilista. E in quei primi anni del dopoguerra contribuì a portare a Roma una ventata di energia siciliana. Venivano dalla Sicilia, insomma, le prime e più potenti istanze creative italiane, dopo il break del conflitto mondiale, che seguiva al contrastato ventennio fascista”.
Otto biennali alle spalle, prolifica e vitale, appartiene a quella generazione di donne “che a partire dagli anni quaranta, ha decretato la fine dell’emarginazione della creatività femminile”, ha evidenziato la parlamentare del Partito Democratico.
“Ricordare Carla Accardi oggi – ha aggiunto Pamela Orrù - è rendere omaggio ad una donna, artista, siciliana che ha portato la città di Trapani nella storia dell'arte moderna e che ha saputo esprimere coraggiosamente, liberamente, fieramente i suoi ideali ed il suo talento, rivendicando con la sua arte e le sue battaglie politiche "il genio femminile".