Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/03/2014 19:33:00

Turano lancia l'allarme sul prezzo anomalo del vino

 "C´è un andamento anomalo del prezzo di mercato del vino che va tenuto sotto controllo e che richiede la massima attenzione da parte delle istituzioni". Lo ha dichiarato in un comunicato stampa il deputato regionale Mimmo Turano, che sottolinea come a suo avviso "la politica è chiamata a fare la sua parte per consentire uno sviluppo organico e soprattutto, nel rispetto delle regole, di un settore produttivo che è un punto fondamentale per lo sviluppo del territorio trapanese e che rappresenta un riferimento importante per l´intera Isola". Il parlamentare alcamese entra nel dettaglio della sua segnalazione, esponendo alcune cifre. "Nel 2013 - dice - il prezzo del vino era di 5 euro ad ettogrado. Ora è soltanto di 2 euro. Il mercato nazionale ed internazionale non è debole e non presenta criticità tali da imporre una riduzione così drastica. Non c´è un surplus di produzione. Ed allora deve necessariamente esserci altro. C´è un prezzo che non corrisponde alle condizioni del prodotto e delle dinamiche economiche che lo accompagnano. E´ arrivato il momento di affrontare il problema. Le istituzioni regionali e nazionali hanno il diritto-dovere di fare chiarezza. Gli stessi operatori hanno indicato il percorso da seguire nelle verifiche da fare sul campo. C´è il rischio concreto che vi sia un cartello non istituzionale che intende mettere in discussione il prezzo di mercato, assoggettandolo ad interessi di parte che nulla hanno a che fare con la valorizzazione del vino. Non possiamo consentire che ciò avvenga - conclude Turano - perch´ ci sono in gioco posti di lavoro e tante famiglie che hanno invece bisogno di certezze e di poter stare sul mercato senza distorsioni".