Marsala, ladri al podere Badia. Giudiziaria: automobilista assolto da omicidio colposo

Disattivando il sistema d’allarme, ignoti si sono introdotti nel podere Badia, storico campo-scuola dell’Istituto Agrario <Abele Damiani>, per portare via attrezzature il cui valore si aggira tra i 5 e 10 mila euro. I malviventi hanno rubato un alimentatore di elettricità (un altro i ladri l’hanno abbandonato sulla via di fuga), un decespugliatore, chiavi dei per la riparazione dei mezzi agricoli e altro. A scoprire il furto sono stati, ieri mattina, alla riapertura della struttura, gli assistenti tecnici che coadiuvano gli insegnanti che tra i vigneti, gli uliveti e le altre colture consentono agli studenti di affiancare la pratica agli studi teorici. Il dirigente scolastico Domenico Pocorobba ha, poi, chiamato la polizia, intervenuta con gli agenti della ‘’scientifica’’, che hanno cercato quelle tracce in grado di poter fornire un contributo all’indagine. All’interno degli antichi magazzini i ladri sono entrati dopo avere divelto un pesante inferriata posta alla finestra. Un ‘’colpo’’ sicuramente ben studiato.

Assolto da omicidio colposo. Nell’incidente morì la moglie
Il marsalese Salvatore Pipitone è stato assolto dal giudice Annalisa Amato dall’accusa di omicidio colposo. L’uomo, il 27 luglio 2009, era alla guida della Fiat Punto che sulla via Salemi andò a schiantarsi contro un autocompattatore del Comune. Nel terribile impatto, morì la moglie, la 52enne Francesca Fiorino. A difendere Pipitone, processato con rito abbreviato, è stato l’avvocato Salvatore Fratelli, che spiega: ‘’Abbiamo dimostrato che nessuna responsabilità poteva essere attribuita all'imputato per il sinistro stradale, in quanto lo stesso, nei momenti concomitanti all'incidente, aveva avuto un malessere improvviso che, seppur transitoriamente, lo aveva privato di ogni capacità di intendere e volere’’. A Salvatore Pipitone, a causa delle gravi ferite riportate, fu amputata una gamba. Sull’auto c’erano anche le due figlie della coppia, anche loro rimaste ferite.