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17/03/2014 18:15:00

Gli enologi siciliani a Marsala. Successo per il primo Enofocus Sicilia

Si è tenuta a Marsala la 1° edizione di Enofocus Sicilia, la due giorni di perfezionamento tecnico organizzato da Assoenologi Sicilia il 14 e 15 marzo per mettere a conoscenza di tutti gli enologi siciliani i più innovativi ritrovati della scienza e della tecnologia per il settore enologico. Nuovi prodotti, nuovi processi e i più importanti studi di settore portati avanti dalle aziende e dalle università sono stati presentati alla nutrita platea di tecnici dai tanti relatori arrivati a Marsala da tutta Europa. "Le tematiche affrontate sono state di altissimi profilo - commenta soddisfatto il Presidente di Assoenologi Sicilia, Giacomo Manzo che ha festeggiato così un anno alla guida della sezione Sicilia. "Quando il consiglio si è insediato, un anno fa - ha detto Manzo - ha tracciato un percorso con l'obiettivo di tutelare gli enologi e aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. L'Enofocus è il culmine di questo progetto, volto a migliorare la nostra conoscenza del territorio, delle tecniche e del mercato. In questi due giorni abbiamo appreso quanto di meglio ci possa essere in fatto di ricerca e sperimentazione".
"E' molto interessante vedere le aziende del settore fare rete" - aggiunge il prof. Onofrio Corona, moderatore della prima giornata di lavoro.
Il primo intervento, venerdì 14 marzo, è stato quello del prof. Emilio Celotti (docente di Enologia presso l'Università degli Studi di Udine) che ha presentato uno studio svolto sulle uve rosse mirato al perfezionamento dei sistemi di controllo di qualità dei tannini al fine di operare trattamenti solo in caso di effettiva necessità tecnologica.
Molto interessante anche la relazione del prof. Ramon Mira de Orduna (école d’ingénieurs de Changins - Nyon, Svizzera) dedicata alla acetaldeide e altre molecole combinanti la SO2. Di produzioni di vini a basso contenuto di solfiti e di disinfettanti a basso impatto ambientale ha parlato invece il dott Cristian Carboni (Ozono Specialist presso De Nora Next) mentre il prof. Luigi Moio (docente presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli) si è occupato di nuove frontiere per il collaggio di mosti e vini. L'ottimizzazione della qualità aromatica dei vini e il profilo tiolato sono stati invece gli argomenti scelti dal prof. Vincent Farine (docente al Diplôme National d’œnologue a Montpellier e ricercatore presso l’Unité Mixte de Recherche).
Di "profilage" e delle nuove proposte biotecnologiche per equilibrare un vino in modo connaturale ha parlato l'enologo Diego De Filippi (responsabile del dipartimento tecnico e R&D HTS Enologia).
"Microfiltrazione tangenziale dinamica" è stato poi il tema della presentazione fatta dell'enologo Fabrizio Guidotti (responsabile tecnico Andritz) che ha chiuso la prima giornata di lavori.
La seconda, moderata dal dott. Daniele Oliva (Capo Area Tecnico-Scientifica IRVOS), è iniziata con l'intervento del dott. Simon Grelier, della Vivelys Sarl, relativo all’ossigenazione controllata dei mosti bianchi, sulla base di alcune sperimentazioni condotte in Francia.
Sotto vari aspetti dunque sono stati affrontati temi che riguardano la sempre maggiore richiesta sul mercato di vini poco trattati e allergen free. Proprio su quest'argomento si è soffermato anche il dott. Mirko Soave (direttore Perdomini - IOC) che ha posto l'attenzione sui polimeri vegetali applicati all'enologia come risposta naturale alle crescenti attese dei consumatori.
A seguire, in videoconferenza, il prof. Matteo Marangon (Master Viticoltura ed Enologia di Brighton - Inghilterra) ha parlato di stabilità proteica e piacevolezza del vino, dalla bentonite alla chiarifica riempitiva.
Nel pomeriggio poi il dott. Juan Carlos Toribio, dell'European Business Director TASZ Inc. (Neocork) è tornato sul tema dell'ossigenazione dei vini, con particolare riferimento alle caratteristiche e ai fattori di rischio di tappi alternativi e sintetici.
A seguire, il prof. Giorgio Nicolini (ricercatore presso Fondazione E. Mach di S. Michele all’Adige) ha parlato di innovazioni e proposte per la tracciabilità ed il corretto utilizzo dei frammenti in vinificazione mentre l'enol. Stefano Battistella (collaboratori con TMCI Padovan) ha infine illustrato le caratteristiche di un nuovo filtro tangenziale rotativo.
L'evento è stato realizzato presso l'Isiss Abele Damiani di Marsala che ha appena vinto tre premi al "3° Concorso Enologico Istituti Agrari d'Italia" indetto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca in collaborazione con Assoenologi. Il Grillo, lo Zibibbo e lo Chardonnay prodotti dagli alunni dell'istituto saranno premiati al prossimo Vinitaly.