Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/03/2014 07:00:00

Black out, incendi, sopralluoghi. "Cosa sta succedendo allo Stagnone?"

Gentile Direttore ,
Le scrivo non solamente a titolo personale ma anche a nome dei tanti Cittadini amanti della Laguna di C/da Ettore Infersa- Spagnola, e residenti in zona e non , che sono preoccupati ed allarmati per quanto si teme possa ancora accadere in questo magnifico tratto di litorale.
Lo scorso anno, come forse anche Lei ricorda, il tratto in questione, dal Venerdì Santo rimase senza illuminazione, per molti mesi. Dopo ripetuti solleciti al Comune, presso l'ufficio competente, fu ripristinata
l'illuminazione. Di lì a poco si ripeté la medesima cosa, ma nota molto più grave, all'ufficio competente i tecnici preposti dissero che in entrambi i casi, a quanto pare vi erano stati dei sabotaggi, qualcuno staccava gli interruttori! E la cosa si collega ad episodi incresciosi di ripetuti incendi della vegetazione lungo la strada che porta all'interno, per capirci, in quei terreni che ne costeggiano la zona. Per tutto il periodo invernale sono rimasti spenti alcuni lampioni che insistono nella stessa. Nei giorni scorsi l'illuminazione relativa a quei lampioni, fuori da questa area di cui le parlo, è stata ripristinata, ma proprio quelli dove si sono ripetuti gli
incendi (parte dei canneti non esistono più, e dei mezzi pesanti sono entrati la scorsa estate a spalare) sono rimasti al buio. Ed esattamente insistono tre pali spenti ed uno con lampada pendente e luce flebile. Non è una lamentela la nostra ma l'inquietudine che provocano figure che sopraggiungono nei giorni
prima e nei giorni seguenti agli incendi, con carte svolazzanti e misurazioni sul posto come se dovessero progettare di costruire su quella'area. Sono state chieste informazioni informali presso impiegati del Comune che riferiscono che non ci sono in progetto lavori (si pensava all'unico accettabile per quelle zone e cioè la pista ciclabile). Nulla. Qualche Consigliere si è informato e nulla pare vi sia in programma. Si può sapere cosa sta accadendo?
Noi ci siamo attivati con Associazioni e Sindacati. In zona c'è chi ha le telecamere e chi ripetutamente ha fatto foto, ma per quanto concerne i soggetti che appiccano il fuoco, questo non è dato a noi scoprirlo. Ci siamo limitati a chiamare i Vigili del Fuoco e per questo sono deputate le Autorità competenti. Ci è stato consigliato di scrivere ai giornali e di non esporci troppo, perchè come cittadini siamo vulnerabili. Domenica 16 Marzo 2014 a due giorni circa da che il resto dell'illuminazione viene ripristinata, proprio nel tratto dove sono rimasti i lampioni non funzionanti si presenta nuovamente un gruppo di persone con carte in mano e relativo studio della zona. Mi piacerebbe che a seguito di questa nostra si riversasse un rigurgito di indignazione ed un desiderio di Civiltà (lettera maiuscola) per poter frenare in tempo se e quanti drogati di ingordigia e prepotenza, con enorme ignoranza volessero ancora far valere quella barzelletta che le nostre saline non sono mare bensì terre sommerse. Che si tirino fuori le più antiche e storiche cartine della zona a
comprova che sono sempre state acque basse favorevoli all'utilizzo di saline; o vorrebbero mettere in campo uno scempio nella zona che più ci contraddistingue!? Vedano come sono rispettate altre riserve naturali: non ultima La Riserva Naturale Regionale delle Salse di Nirano , in Emilia Romagna, nel Comune di Fiorano-Modenese e le attività proposte dedite alla conoscenza specifica delle risorse faunistiche, floristiche e ambientali, ed altri programmi che arricchiscono , anche economicamente quelle zone senza
essere deturpate. Questo è amore per il futuro e la crescita di un territorio.
La riserva è di tutti! A proposito personalmente mi è capitato di leggere che lungo le Saline di una riserva in Sardegna, la distanza regolamentare da rispettare, per edificare, è addirittura di 300 metri! Altro che terra
sommersa!

Lettera Firmata