“Associazione a delinquere finalizzata alle scommesse illegali”: la Procura della Repubblica di Agrigento chiede il rinvio a giudizio dei trentuno imputati dell’inchiesta “Totem” che ha fatto luce su un presunto giro di macchinette clandestine che sarebbero state distribuite agli esercenti. L’operazione, il 13 marzo del 2013, ha fatto scattare nove misure cautelari (sette provvedimenti di obblighi di dimora e due di obbligo di firma).
L’ordinanza era stata firmata dai gip Alessandra Vella e Alberto Davico su richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del pm Antonella Pandolfi che hanno coordinato le indagini svolte sul campo dalla Guardia di Finanza. Questi i nomi degli imputati: Vincenzo Corvitto, 40 anni; Angelo Tardino, 33 anni, Luca Parenti, 26 anni; Sergio Cantavenera, 37 anni; Calogero Marco Cammilleri, 33 anni; Salvatore Bonelli, 25 anni; Donato Rizzi, 29 anni, tutti di Licata; Fabio Agnello, 32 anni, Alberto Lo Presti, 33 anni, entrambi di Mazara del Vallo; Benedetto Bacchi, 41 anni, nato a Palermo e residente a Partinico; Alfio Mangion, 41 anni, di Catania; Evelin Grillo, 39 anni, nata a Gela e residente a Licata; Teresa Corvitto 39 anni, di Licata; Felice Carlo, 35 anni, di Conegliano e residente a Salemi (Tp); Antonino Gaetano Epaminonda, 47 anni di Catania; Davide Schembri, 39 anni, di Agrigento; Cristiano Morando Valenti, 41 anni, di Erba (Como) e residente a Misterbianco (Catania); Angelo Gaetano, 51 anni, di Salemi e residente a Marsala; Dante Taranto, 30 anni, di Napoli; Giovanni Luca Impellizzeri, 42 anni, di Catania; Melchiorre Bruna, 39 anni di Licata; Salvatore Morello, 30 anni, di Licata; Angelo Esposito, 23 anni, di Licata; Antonio Martorana, 34 anni, di Canicattì; Angelo Lo Coco, 39 anni, di Campobello di Licata; Vito Giuseppe Brancato, 49 anni, nato a Caltanissetta e residente a Ravanusa; Salvatore Spampinato, catanese di 37 anni, residente a Licata; Angelo Vitali, 34 anni, di Licata; Gioacchino Cottitto, 55 anni, di Palma di Montechiaro; Alessandro Aronica, 30 anni, di Licata; Luca Ciotta, 37 anni, di Campobello di Licata; Gaetano Giovanni Farruggio, 38 anni, di Palma di Montechiaro; e Angelo Lo Coco, 39 anni, di Campobello di Licata.
Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione a delinquere, scommesse clandestine ed esercizio di gioco d’azzardo. La presunta organizzazione avrebbe distribuito a gestori di esercizi pubblici apparecchi “Totem” che, sostiene l’accusa, si collegavano a siti internet privi di concessione e avrebbero consentito il gioco d’azzardo e le scommesse clandestine. Le indagini dei finanziari hanno anche fatto scattare il sequestro delle macchinette “Totem” in una novantina di locali. Le attività che sarebbero state fornite di apparecchi illegali si trovano per la quasi totalità a Licata ma anche a Palma, Canicattì e in altri centri delle province di Caltanissetta e Ragusa. L’udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio è stata fissata per il 17 aprile davanti al giudice Francesco Provenzano.