A Trapani non ci sarà alcun bonus Tares. Era l’impegno che aveva preso il sindaco Vito Damiano per placare la protesta che aveva portato in piazza migliaia di cittadini contro il balzello più odiato dai tempi dell’Imu. Però non ci sarebbero i soldi per fare quella sorta di restituzione di una rata della tassa sui rifiuti che il sindaco aveva ipotizzato. Francesco Salone, consigliere comunale di Forza Italia, è stato lo stesso Damiano a comunicarvi che soldi non ce ne sono.
Il sindaco ha inviato una lettera ai consiglieri comunali dicendo che non può mantenere l’impegno arrivato in seguito all’atto d’indirizzo fatto dal consiglio comunale con la giunta. Io non sono un profeta, ma era facile prevedere che non ci sarebbe stato nessun bonus. Era solo fumo buttato negli occhi.
Lo aveva detto in conferenza stampa.
Avevo detto ai cittadini che non era possibile fare questo bonus. Perchè ci volevano circa 2 milioni e mezzo di euro, e non si sarebbero potuti trovare mai. Al massimo si andrebbero a prendere nel bilancio 2014, ma non se ne parlerebbe per quest’anno. In pratica erano solo chiacchiere. Mi dispiace vedere consiglieri comunali, tra quelli che hanno votato la Tares, fare oggi i paladini antitassa, dire che è assurdo che non ci sia più il bonus. La Tares è stato un atto deliberativo scellerato dell’amministrazione Damiano. Devono assumersene la responsabilità. anche i consiglieri che l’hanno votata.
Molti dicono che non c’erano alternative.
Non è vero. Altri comuni non hanno messo la Tares, hanno approvato invece una Tarsu con parametri più bassi, come gli consentiva la legge. Altri comuni hanno messo la Tares ma non ai livelli di Trapani.
Come hanno fatto?
La Tares deve coprire il 100% del piano finanziario sulla raccolta rifiuti, dice la legge. Il piano finanziario del sindaco Damiano è stato di 14 milioni 200 mila euro, due anni fa era 6 milioni di euro in meno. Quando io chiesi i motivi di questo piano finanziario così elevato nessuno mi seppe dare una risposta, né il presidente del consiglio comunale, né i dirigenti, né il sindaco. Tra l’altro questo piano finanziario è stato fatto da un dirigente, l’ingegnere Licari, che poco dopo se ne andò, tornò a Palermo, e in consiglio comunale nessuno ne sapeva parlare, sindaco Damiano compreso. Che se lo trovò in mano e lo portò comunque avanti. E adesso abbiamo la Tares così alta.
Gli amministratori locali, davanti alle lamentele sulla Tares, in tutte le città, dicono che è sì alta, ma si dovrebbe recuperare qualcosa tramite la raccolta differenziata. Sembra un po’ un alibi, e soprattutto un miraggio. Ormai è da anni che la raccolta differenziata è entrata a regime e non si vedono risparmi.
Io sono consigliere comunale da anni. E ho sentito parlare tanto di raccolta differenziata e dei benefici economici che dovrebbe portare. Ma oggi ai cittadini, che soffrono la disoccupazione, le tasse, la crisi, interessano i fatti. Le cose tangibili: pagare meno tasse. Damiano ha vessato i cittadini insieme al consiglio comunale che ha sostenuto il sindaco soltanto per avere garantito il sottogoverno o la distribuzione di altre prebende.
Oggi chi fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Damiano?
Spero che i consiglieri comunali si aprano gli occhi. Questo sindaco, oltre a far votare la Tares ai consiglieri, gli ha praticamente sputato in faccia. Perchè soltanto oggi dice che non vuole più parlare con i partiti. Io rappresento un partito e un gruppo in consiglio comunale, e posso dire che non ho mai chiesto nulla a questo sindaco. Non l’ho mai tirato per la giacchetta, non ho mai chiesto posizioni di sottogoverno. Revisore dei conti, assessorato, Atm, Trapani Servizi. Nulla. Ho chiesto soltanto di amministrare bene questa città, che merita tanta attenzione.
Damiano si è arrabbiato molto per questa manovra nascosta della Camera di commercio per vendere delle quote dell’Airgest (la società che gestisce l’aeroporto di Birgi) al Comune di Marsala. Magari su questo è d’accordo con il sindaco di Trapani?
Non si tratta di essere d’accordo con il sindaco Damiano o Adamo. Bisogna capire cosa si vuole fare con l’aeroporto, se c’è l’intenzione di potenziarlo. Abbiamo chiuso l’accordo con Ryanair, ma c’è stato un depotenziamento, le tratte sono state diminuite. Dobbiamo invece aumentarle, visto che in questo periodo di crisi dobbiamo fare leva sul turismo, e per farlo dobbiamo promuovere l’aeroporto. Non entro nelle dinamiche interne, nei rapporti tra le Amministrazioni sull’aeroporto perché non le conosco. Ma se la Camera di Commercio ha la necessità di vendere azioni, allora a comprarle devono essere i comuni limitrofi all’aeroporto.