Il prossimo 25 maggio si sarebbe dovuto votare, per fine mandato, anche in quattro Comuni siciliani che, però, sono retti da commissari prefettizi, essendo stati sciolti per presunte infiltrazioni mafiose. Dunque, non si voterà a Campobello di Mazara dove il sindaco, Cirò Calavà, fu arrestato per presunte collusioni con la mafia, ma che nelle scorse settimane è stato assolto dalle accuse in primo grado. Gli altri tre Comuni sciolti per mafia sono tutti in provincia di Palermo: Isola delle Femmine, dove il commissariamento è stato prolungato dal Consiglio dei ministri per ulteriori sei mesi; Misilmeri e Montelepre.