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30/03/2014 09:09:00

Salemi, c'è il sesto candidato Sindaco: Antonino Ardagna

 Lo avevamo riferito per primi. Poi il silenzio. Quella che era apparsa agli osservatori una ritirata definitiva, in effetti era solo tattica. Giusto il tempo per verificare sul campo se esistessero le condizioni favorevoli per una sua candidatura. Oggi pomeriggio (ieri, sabato 29 marzo, n.d.r.) il professore Antonino Ardagna ha rotto ogni indugio, annunciando che, “a seguito delle consultazioni svolte sul territorio e in rappresentanza di cittadini della città, incontrati nelle ultime settimane, è accettata la richiesta di candidatura a SINDACO, per le prossime elezioni comunali. Lo farà, viene precisato, alla guida di una Lista Civica Cittadina, senza che sia prevista alcun tipo di alleanze con i partiti politici ufficiali. In contemporanea ha inviato ai dirigenti dell’Udc, partito di cui era militante fin dall’anno 2000, “le proprie dimissioni dalla carica di componente del direttivo provinciale e dal partito stesso, ritenendo poco opportune le azioni, che uomini presenti nell’ organismo politico e senza contraddittorio, hanno intrapreso, anche di recente e sul territorio, in determinazioni di indirizzi e percorsi personali, i quali poco hanno a che fare con l’ideologia di Sturzo e De Gasperi. A seguito di ciò, pertanto, mi sento in dovere di comunicare di non potere proseguire questo percorso e riorientare il mio personale e futuro percorso politico.” Che, tradotto, significa di non avere condiviso la scelta fatta dal segretario provinciale, il salemitano Lorenzo Cascio, che, ad esempio, per le elezioni di Salemi ritiene strategica l’alleanza con il Pd. Atteggiamento, peraltro, contraccambiato dal partito di Domenico Venuti. Stessa decisone è stata presa anche dal consigliere uscente dell’Udc Giovanni Fici, che ha abbandonato il partito. Antonino Ardagna, 47 anni, sposato, con tre graziosissime figlie Laura, Elisa ed Emanuela non è un neofita della politica. Quattordici anni di militanza nel partito e la stima che ha goduto fra l’elettorato centrista gli hanno permesso essere stato consigliere comunale per due legislature, la 14° e la 15°, di avere ricoperto la carica di presidente della Commissione ex art.5 (quella che eroga i contributi del sisma) e di altre Commissioni. Un curriculum di tutto rispetto, come si vede, ma che gli ha impedito di buttare tutto alle ortiche e di “riorientare”, come egli stesso afferma, il suo futuro politico. A tale scelta drastica, credo che non sia stato secondario anche la decisione di Giusi Asaro, Presidente del Consiglio Comunale uscente, di appoggiare e sponsorizzare la candidatura di Nicola Gucciardi, funzionario provinciale dell’Asp. Entrambi dovrebbero accaparrarsi i voti centristi. Che, non dimentichiamolo, la gran parte ( solo in misura esigua da Peppe Cascio, il sindaco ultradecennale di Salemi) sono stati gestiti negli ultimi venti anni dall‘ex deputato Dc Pino Giammarinaro. Che, pur non essendo inspiegabilmente mai citato dai candidati e dai politici, rimane pur sempre il convitato di pietra della politica salemitana. Negarlo sarebbe fariseismo allo stato puro, che a Salemi si miete a piene mani. Comunque stiano le cose, il docente d’inglese Antonino Ardagna assicura che “sarà sua cura e di tutti i partecipanti al progetto, predisporre una lista di candidati seri, preparati e determinati, disponibili nel condividere proposte, con tutti quelli che vorranno aderire all’iniziativa, finalizzate alla stesura, e successiva attuazione, di un programma elettorale snello e trasparente, in grado di intervenire, da subito, sulle diverse questioni e problematiche dei cittadini.” Ben sapendo che di questi tempi il livello di credibilità per chiunque decida di dedicarsi alla gestione della cosa pubblica sia piuttosto basso, mette le mani avanti Ardagna e ammette “che la fiducia della gente è stata tradita troppe volte e questo è uno di quei momenti in cui è necessario ricordarsi che noi, in prima persona, dobbiamo trovare soluzioni nuove ad un processo che continua a riprodursi, incessantemente, da 40 anni. Il momento elettorale è propedeutico e panacea al problema da lei evidenziato. Voti con coscienza e senza badare a chi si presenta perché amico o altro... o meglio ancora se non conosce. E’ nata così l'idea e il progetto di una lista civica che agisce fuori dallo schieramento dei partiti ufficiali, poiché questi non hanno più la forza di intervenire vincolati, come sono, a inserire nelle liste persone poco interessate o motivate ad operare sul nostro territorio.”

Del Movimento 5 Stelle riferiremo nella nostra prossima corrispondenza. Il loro candidato sembra sia stato deciso. Si tratta del giovane Nicola Trapani, mai militato in partiti politica. A questo punto, manca all’appello solo la destra berlusconiana. Corre voce che ancora non sia stato ancora affidato il simbolo del partito. Se dovesse decidere di correre da sola con un proprio candidato, si ripeterebbe lo scenario della volta precedente. Sette candidati si contenderebbero i circa settemila voti disponibili, con la prospettiva di avere per i prossimi cinque anni un primo cittadino di minoranza, con buona pace della tanto invocata democrazia.

Franco Lo Re