Egregio Direttore,
segnalo che l'articolo "Carmelo Patti, le società, la politica. Parla il commissario della Cablelettra", di cui ho appreso solo ieri, travisa il senso delle mie dichiarazioni testimoniali, attribuendomi addirittura affermazioni su tematiche trattate, invece, dall'autore di un articolo apparso sul n. 23/2013 de l'Espresso e già oggetto di mie precisazioni.
A questo proposito sono a precisare quanto segue.
Osservo, in primo luogo, di non aver mai utilizzato l'espressione "scatole cinesi" per definire la composizione dell'azionariato di Cablelettra e delle società da questa partecipate, tantopiù che l'articolazione del detto Gruppo non presentava - alla data dell'assunzione del mio incarico di Commissario Straordinario - particolari ramificazioni, al di là delle controllate estere pienamente operative.
Preciso, inoltre, che non ho mai dichiarato di essere informato dei rapporti tra il Cav. Patti e la politica né tantomeno delle condizioni economiche praticate da Valtur nei riguardi di esponenti del mondo politico o di chicchessia.
Mi sono recato presso la struttura Valtur di Favignana in occasione di una mia trasferta - e non di una vacanza, tantomeno in comitiva - per ragioni strettamente correlate al mio incarico professionale.
Non ho mai parlato di "soggiorni facili" di alcuno - che sia l'On. Angelino Alfano, l'On. Tonino D’Alì, il Dott. Totò Cuffaro o il Sen. Renato Schifani - essendomi limitato ad affermare di aver incontrato, per la prima ed unica volta nel brevissimo soggiorno presso il villaggio di Favignana, solo l'allora Presidente del Senato.
Per quanto concerne il sig. Santo Sacco - rappresentante del sindacato Confael - ribadisco di averlo conosciuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico durante le complesse consultazioni ex art. 47 L. 428/1990 a cui partecipavano - oltre a Cablelettra S.p.a. (quale cedente dei complessi aziendali) e Yazaki Automotive Products S.r.l. (quale cessionaria) - le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori.
Nella richiamata fase, la conoscenza e l'interlocuzione con il sig. Sacco quale esponente di un sindacato rappresentativo di lavoratori Cablelettra era - tanto per la Procedura di A.S. quanto per l'investitore Yazaki - fisiologica rispetto ai ruoli di ciascuno. Osservo peraltro di non aver mai affermato alcunché in ordine ai rapporti tra il sig. Sacco ed il Gruppo Yazaki in data antecedente all'avvio delle menzionate consultazioni sindacali.
Invero, la Procedura di A.S. ha intrattenuto con tutti i rappresentanti sindacali - ivi compreso il sig. Sacco - rapporti basati su assoluta correttezza e reciproco rispetto.
Non ho mai affermato, inoltre, che il sig. Sacco dichiarasse di poter fare da "consulente per agevolare rapporti con gruppi industriali"; semplicemente, lo stesso si è limitato ad esternare - al pari, per il vero, di altri sindacalisti - stima e gratitudine per le iniziative assunte dalla Procedura di A.S. in favore dei lavoratori.
Preciso, con l'occasione, che l'incontro presso l'Unione Industriali di Trapani - evento, peraltro, citato dalla Sua stessa testata in data 4 novembre 2011 - é avvenuto per la stipula dell'accordo sindacale funzionale alla cessione dei complessi aziendali di Cablelettra.
Infine, la mia visita a Selinunte ed a Mazara del Vallo é avvenuta in concomitanza con un viaggio in Sicilia che avevo intenzione di fare con la mia famiglia.
Sono pertanto a richiederLe di voler cortesemente pubblicare queste mie precisazioni sul sito www.tp24.it.
Cordiali saluti.
Vincenzo Sanasi d'Arpe