13,00 - Importanti novità oggi per quanto riguarda il futuro del Polo Didattico di Trapani. Antonio Ingroia, commissario della provincia di Trapani, ha assicurato che nei prossimi giorni avvierà le procedure amministrative che dispongono la revoca dell'atto di recesso della Provincia Regionale da socio del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani. Ha aggiunto che si è attivato per avere dalla Regione, nel più breve tempo possibile anche la relativa dotazione finanziaria. Considerato l'investimento in termini di risorse accademiche, didattiche e finanziarie spese dall'Università di Palermo nel territorio della provincia di Trapani, le attività universitarie continueranno senza soluzione di continuità anche a prescindere dall'intervento del Consorzio Universitario. In pratica l'Università continuerà a mantenere vivi ed operativi i corsi di laurea di Trapani anche in assenza della convenzione e della compartecipazione del consorzio facendosi carico dell'impegno finanziario complessivo.
08,00 - A Gennaio ci avevano detto che era salvo. La Regione aveva stanziato delle somme. Adesso invece è tutto da rifare. Sono contati i giorni per il Polo didattico di Trapani, che va verso la chiusura, dato che da quando la Provincia Regionale di Trapani è stata abolita, la Regione non si è presa la briga di finanziare l'ente. Il Consorzio Universitario trapanese è ad un passo dalla liquidazione. Senza la provincia mancano all'appello 860 mila euro. I vertici del Consorzio hanno chiesto, più volte, l'intervento della Regione, ma finora non c'è stata alcuna risposta. Il recesso è stato definito dall'ex commissario straordinario Darco Pellos ma anche con la nuova «gestione» dell'ente affidata a Francesco Ingroia, la Provincia, non ha cambiato atteggiamento. Ingroia ha detto di essere disponibile a finanziare l'ente, ma per farlo ha bisogno dell'intervento finanziario della Regione. Sulla vicenda ha presentato un'interrogazione a Crocetta l' onorevole Mimmo Fazio (Gruppo Misto).
Fazio ha chiesto al Governo della Regione di dotare la Provincia Regionale di Trapani degli strumenti finanziari perché il Commissario Straordinario dell'Ente, dott. Antonio Ingroia, possa revocare l'atto di recesso da socio del Consorzio Universitario della provincia di Trapani. Intervenendo alla assemblea dei soci è stato lo stesso Ingroia, infatti, a dirsi disponibile a rimanere nel Consorzio ma specificando di non averne gli strumenti economici e finanziari.
Fazio in una interrogazione al Presidente della Regione, all’Assessore per l’economia, all’Assessore per le autonomie locali e la funzione pubblica, all’Assessore per l’istruzione e la formazione professionale, ripercorre tutta la vicenda, partendo dal recesso deciso dall'allora Commissario Straordinario, Darco Pellos, rilevando però che lo stesso non è accaduto in altre provincie e per altri consorzi universitari.
Nell'atto ispettivo Fazio rileva che «il Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, a partire dal gennaio 2014, ha perso il socio di maggioranza, rappresentante il 72% del fondo consortile, facendo venir meno un contributo annuo di 860.000 euro, pari ad un terzo del bilancio consortile». Circostanza che, è detto nell'interrogazione, pone il Consorzio nella «impossibilità di predisporre un bilancio di previsione in assenza di trasferimento di fondi da parte del socio ex Provincia Regionale, con evidente rischio del venir meno di tutte le attività accademiche, didattiche e di ricerca» e che, addirittura, potrebbe portare alla «messa in liquidazione dello stesso Consorzio Universitario».
Nell'interrogazione il deputato Fazio ricorda gli strumenti normativi e le iniziative parlamentari intraprese all'ARS per uscire dall'empasse richiamando il Governo della Regione perchè dia «esecuzione all'articolo 7 commi 1 e 2 della L.R. n. 5 del 28/01/2014» a garanzia del diritto allo studio e della prosecuzione delle attività del Consorzio, e perché lo stesso esecutivo regionale sia conseguente all'ordine del giorno n 248 “Ripristino delle partecipazioni detenute dalle ex Province Regionali a garanzia della continuità anche economica degli enti partecipati” accolto quale raccomandazione.