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16/04/2014 06:45:00

Scrive Silvia, sulla "pulizia" della strada a Tonnarella e la propaganda di Cristaldi

Stamattina (ieri per chi legge, ndr) dopo avere fatto la mia solita passeggiata lungo tutto il litorale di Tonnarella, mi sono accorta della presenza abbastanza ingombrante e rumorosa delle pale meccaniche del comune.
Ben venga la pulizia- ho pensato subito, -finalmente ci si accorge di questo preziosissimo litorale e della sua sabbia bianca-, che durante tutti gli inverni, dalla spiaggia finisce sulla strada e viene regolarmente calpestata dalle auto, contaminandosi con ogni genere di sporcizia.
Il colore della sabbia finita sulla strada, infatti, è destinato a divenire grigio scuro, un po’ per l’effetto del ferodo dei freni delle auto, un po’ per la poseidonia marcia che vi ristagna per buona parte del periodo piovoso.
Per non parlare della spazzatura e degli escrementi dei cani randagi che trovano a Tonnarella una vera e propria cuccagna di rifiuti, rifiuti alimentari che i cani provvedono a sparpagliare con i sacchetti sempre sulla tanto cara e preziosa spiaggia.

Più cammino e mi avvicino a questa “squadra” di lavoratori comunali, più mi accorgo del genere di lavoro che stanno portando a termine e del sacrilegio da loro forse inconsapevolmente compiuto. Tutto quello che di sporco e contaminato ci poteva essere sulla spiaggia di Tonnarella stamattina, la è rimasto! E già. Perché nessuno di questi “operosi operai” infatti era addetto a togliere dalla spiaggia né le bottiglie di vetro, né i sacchetti della spazzatura che risiedono adagiati sulla sabbia da tempo, né gli escrementi degli animali, né i contenitori di plastica e/o di polistirolo, né tutto ciò che il mare ha in oltre provveduto a restituire a terra. Niente!
Dunque mi sono chiesta, che cosa mai stessero facendo queste pale meccaniche sul litorale di Tonnarella?

Facile la risposta. NON stavano affatto pulendo la spiaggia!
Stavano sgombrando la strada per consentire la fruizione delle auto. Ma le sorprese non finiscono qui per me, perché, dopo avere costatato quello che di orrendo stavano facendo le ruspe, raccogliendo dalla strada la sabbia e rigettandola sulla spiaggia che non era stata preventivamente pulita, mi appresto a leggere un articolo sul portale Mazaraonline a dir poco irritante in cui il sindaco Cristaldi, testuali parole dice: “Adesso la storia si ripete in maniera più eclatante. Gli operai del Comune vengono bloccati nella loro opera di pulizia del litorale di Tonnarella perché sprovvisti non si sa bene, anche in questo caso, di quale autorizzazione, stante che il Comune fa un’opera doverosa pulendo la spiaggia”- dichiarando tutta una serie di falsità.
Come si legge dalla sua frase, con tagliente sarcasmo, dichiara che non solo sta pulendo la spiaggia (questa la falsità, visto che semmai è LA STRADA AD ESSERE PULITA, e non la spiaggia), ma, aggiunge che il gestore di un lido rinomato si sarebbe lamentato del fatto che mancassero le autorizzazioni dovute quando le ruspe hanno iniziato i lavori ( autorizzazioni che di fatto mancavano al momento dell’inizio lavori). Evidentemente per il sindaco le autorizzazioni sono dettagli trascurabili…

Ma continuando a leggere l’articolo, mi scandalizzava il tono con cui il sindaco Cristaldi si accanisse contro l’intervento doveroso di questo
“gestore”, il quale non solo giustamente pretende la presenza delle autorizzazioni, ma in realtà chiedeva che prima dello sgombero della sabbia
dalla strada, la spiaggia venisse pulita a dovere. Il sindaco Cristaldi, con l’ arroganza che lo distingue e totale mancanza di rispetto verso questo
cittadino, esordisce con una frase che definisce più la sua personalità egocentrica e il suo disprezzo per chiunque osi contraddirlo o richiamarlo, che non il cittadino stesso.
Nell’articolo  la frase del sindaco recita cosi: “Abbiamo tentato di rimuovere i rifiuti con la lingua ma ci siamo subito accorti che era meglio una docile pala meccanica”.
D’altra parte il sig Cristaldi non è nuovo a queste sue escandescenze sarcastiche, offensive dell’intelligenza dei propri cittadini ed elettori, ma
questa è un’altra storia…

Mi chiedo io, e lo chiedo anche a sua Magnificenza, che senso ha sgomberare la strada (che è quello che facevano le ruspe stamane) e buttare sulla spiaggia non solo la sabbia contaminata della strada, ma seppellire con la stessa tutta la spazzatura che c’è sopra?
Che fine ha fatto la pulisci spiaggia, pagata con i nostri soldi?
Perché si ostina ha dichiarare “la pulizia della spiaggia”, quando RIBADISCO, non è la spiaggia ad essere pulita, ma LA STRADA?
Come può parlare di rilancio di Tonnarella che durante tutto l’inverno in questi anni, è stato territorio incontrastato dei cani randagi, abbandonato a se stesso?
Tra le poche cose buone su cui questa città potrebbe veramente puntare per il rilancio turistico, c’è la sua spiaggia, l’unica, quella di Tonnarella, e questo voleva sottolineare “il gestore rinomato” che ha osato richiamare il sindaco alla pulizia vera della spiaggia prima che della strada. Questa la sua colpa? Amare il proprio territorio?

Il sindaco forse dimentica o fa finta di non ricordare che essendo in piena campagna elettorale, continua a far passare messaggi di propaganda vietati dalla legge.
Legge che qui vi riporto per dovere di cronaca e amore di verità:

-Legge 25 marzo 1993, n. 81 “Propaganda elettorale per le elezioni del Sindaco”:

Come si evince dalla circolare della Prefettura di Palermo, per quanto attiene la propaganda elettorale per le elezioni del sindaco, si fa riferimento alla Legge 25 marzo 1993, n.81 comma 6 che dispone quanto segue:

“È fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere ancorché inerente alla loro attività
istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l'inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa”-

Mentre continuavo a pensare all’intera vicenda, non ho potuto fare a meno di chiedermi dove sono i mazaresi, cosa penserebbero se vedessero ciò che ho visto io stamane? Cosa penserebbe l’opinione pubblica? E se è vero che quest’anno a Tonnarella sorgerà un nuovo lido, che toglierà un’ altra fetta di spiaggia libera, e se è vero che quest’anno saranno tanti i lidi che si sposteranno per evitare le zone sommerse dalla poseidonia, (in barba alla legge che recita che tra un lido e l’altro devono esserci 100 mt di distanza) cosa resterà a chi non può permettersi un ombrellone? Sono queste le domande a cui un sindaco dovrebbe rispondere e non accusare ingiustamente un cittadino rispettabilissimo che si espone anche nell’interesse dei cittadini che non sanno e non vedono . Di fatto non è forse il sindaco l’unico responsabile per quanto sta accadendo sul versante ovest del litorale della sua città?
Ma so benissimo che questa mia protesta rimarrà tristemente isolata, e che alle mie domande non seguirano risposte perché come ha scritto il sindaco nella sua lettera su “mazaraonline”, “se permettete lasciatemi lavorare”, lasciamogli fare la sua campagna elettorale( anche se la legge dice che non può) e stiamo tutti zitti che lo scempio sia compiuto!

Una cittadina indignata!
Silvia Bentivegna