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17/04/2014 06:30:00

Palazzine di via Mazara. Finalmente la gara d'appalto per abbatterle e ricostruirle

Il Comune di Marsala ha finalmente bandito la gara d’appalto per la demolizione e ricostruzione delle tre palazzine popolari pericolanti in via Mazara. Tutto ciò avviene a quasi 5 anni di distanza dallo sfratto delle 24 famiglie per la precarietà delle costruzioni. Il bando di gara, firmato dall’ingegnere Francesco Patti. La spesa complessiva è di 4 milioni 147 mila euro, con un importo a base d’asta di 2 milioni 760 mila euro. Le imprese che intendono partecipare alla gara dovranno presentare le offerte entro le 13 dell’8 maggio. Si prevede di realizzare 29 appartamenti, 5 in più degli attuali. Inoltre il termine fissato per la durata dei lavori è di due anni. Il progetto esecutivo era stato approvato circa un anno fa dal Comune di Marsala.
Nel giugno 2009 l’allora amministrazione Carini aveva ordinato lo sgombero delle 25 famiglie che abitavano in quelle palazzine pericolanti, dichiarate inagibili. Le palazzine sono state costruite parecchi anni fa. La vicenda degli alloggi popolari di via Mazara inizia quando il disciolto Ises ne cominciò la costruzione, peraltro, mai completata. Poi, la proprietà degli immobili fu acquisita dall'Istituto Autonomo Case popolare. La vicenda ebbe inizio nel 1957, quando, il Comune cedette l'area all'Unrra-Casas e al Ministero dei Lavori pubblici per la costruzione di alloggi (quattro palazzine), mai completati per il fallimento dell'impresa che vinse l'appalto. Nel 1977, poi, il Comune requisì le palazzine per assegnarle a famiglie bisognose.
Gli abitanti da quando sono stati sfrattati sono costretti a vivere in affitto ricevendo un contributo economico dal Comune di Marsala che copre quasi interamente il canone. Gli abitanti allora vennero sfrattati per permettere la realizzazione del progetto che prevedeva la demolizione e la ricostruzione delle palazzine popolari. Ma si attendeva il via libera anche dall’assessorato regionale per sbloccare il finanziamento da 5 milioni di euro per le palazzine di via Mazara, un quinto della somma concessa dallo Stato alla Sicilia per l’edilizia abitativa.