Dopo quasi due anni dai primi avvisi di garanzia si sono concluse le indagini sui presunti casi di cattiva gestione all'interno dell'Ato Tp 2 "Belice Ambiente", la società che si occupava della raccolta dei rifiuti nella parte sud della provincia di Trapani. Nell'avviso di conclusione delle indagini, notificato agli indagati dalla Procura di Palermo, tra cui l'ex amministratore unico Francesco Truglio, l'accusa è di frode informatica. Una informazione di garanzia è stata emessa anche nei confronti di Francesco Nicosia e Paolo Basone, rispettivamente ex dirigente e impiegato dell’Ato Tp 2. Sono ritenuti responsabili di frode informatica continuata in concorso. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelvetrano i tre indagati avrebbero alterato il database gestionale della Tariffa di igiene ambientale per falsare i bilanci 2007, 2008 e 2009 della società d’ambito. Gli inquirenti hanno accertato che nel sistema informatico sarebbero state inserite centinaia di utenze fantasma intestate a esercenti attività commerciali, in genere bar e pasticcerie inesistenti sul territorio e nei loro confronti sarebbero state emesse fatture relative a operazioni altrettanto inesistenti per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro. Il tutto, sembrerebbe, per riequilibrare i bilanci 2007, 2008 e 2009 della società.