«Non capiamo con quale logica una Amministrazione alla fine del mandato possa arrogarsi il diritto di procedere ad una gara che prevede una convenzione trentennale per un ammontare di 40.800.000 euro». Chi parla è il presidente del centro studi "La Voce", Girolamo Pipitone, a proposito del bando di gara con procedura aperta di «project financing» per l'affidamento del servizio integrato inerente la gestione, l'esercizio, la manutenzione degli impianti di illuminazione e degli impianti semaforici. «Il bando che scadeva il 5 maggio prevede - ha scritto Pipitone - una coda di adempimenti sull'Amministrazione che li potrà completare in "zona Cesarini", e solo con un caotico impegno in tempi ristrettissimi, inusuale per una Amministrazione in scadenza, che dovrebbe garantire solo la gestione corrente». Pipitone chiede «quali sono i motivi per i quali si è voluto imprimere una accelerazione così vistosa ad una gara di appalto che è talmente mal strutturata da comportare la quasi certezza che non potranno essere salvaguardati gli interessi della città. Riteniamo che la durata delle concessione trentennale debba essere ridotta riservandosi l'Amministrazione futura modifiche contrattuali».