Un muratore siciliano di 51 anni versa in gravi condizioni all’ospedale “Bufalini” di Cesena per un infortunio sul lavoro. L’uomo era sull’impalcatura di un cantiere di ristrutturazione di una casa privata, in via Gadames, quando - secondo una dinamica che gli inquirenti stanno ricostruendo - ha perso l’equilibrio, è caduto volando a terra di schiena, ha cercato di parare il colpo con le mani ma non ha potuto evitare di battere fortemente la testa.
L’allarme è scattato pochi minuti dopo le 15.00, il 113 della Questura ha mandato sul posto una volante, indagano gli uomini dell’Ispettorato del lavoro per verificare se tutte le misure di sicurezza erano state predisposte ed eseguite correttamente. I sanitari del 118 arrivati subito sul luogo dell’incidente (percorrendo via Ugo Bassi è a un paio di chilometri dall’ospedale) hanno trovato il muratore in stato semi-cosciente e lo hanno immediatamente trasportato all’“Infermi” per le cure del caso. Successivamente il paziente è stato ricoverato al “Bufalini” di Cesena: i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico più altre ferite e fratture alle braccia, non è in immediato pericolo di vita ma le sue condizioni sono molto gravi. Il muratore infatti era all’altezza del primo piano quindi è caduto da un’altezza fra i tre e i quattro metri. E’ un artigiano indipendente originario di Mazara del Vallo ma residente a Rimini, che lavora come libero professionista nei cantieri. In questo caso, in via Gadames è in atto la ristrutturazione interna di una piccola abitazione privata su due piani.
Il titolare del cantiere non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Fra gli uomini al lavoro nell’imminenza dell’infortunio, ieri regnava solo un triste silenzio. Secondo le ultime statistiche rese disponibili alla stampa (fonte Ufficio studi Cgil Rimini) nel 2012 in provincia di Rimini sono stati 6.249 gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel comparto industria e servizi (di cui fa parte l’edilizia). Fra il totale generale (6.679), quelli avvenuti in ambiente ordinario di lavoro sono stati 5.772. La tendenza del 2012 è stata in diminuzione del 10,5% rispetto all’anno precedente, soprattutto per la ragione della diminuzione delle ore lavorate, data la crisi economica in atto. Pur considerando il calo, i numeri assoluti sono ancora drammaticamente alti.