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13/05/2014 02:38:00

Chiude lo sportello Unicredit di Erice Vetta? La protesta dei cittadini

 La paventata chiusura dell'unico sportello bancario che si trova sulla vetta di Erice, quello della Unicredit, ha portato il comitato Monte San Giuliano a diramare una nota di protesta, attraverso il suo presidente, Piervittorio Demitry:

Si fanno sempre più insistenti e diffuse le voci secondo le quali l’istituto bancario Unicredit avrebbe l’intenzione di chiudere la filiale esistente nel centro storico di Erice.

Nonostante fino ad oggi ancora nessuno dei correntisti abbia ricevuto comunicazioni ufficiali dalla banca, secondo fonti ben informate sembrerebbe addirittura che lo sportello – ubicato da molti decenni nella piazza centrale del borgo medievale – possa essere completamente soppresso, in tempi rapidissimi e senza preavviso, addirittura entro la metà del prossimo mese di giugno.

Il Comitato Erice Monte San Giuliano si fa per questo portavoce del disappunto e del malessere degli abitanti del borgo medievale, ancora una volta penalizzati per il paventato venir meno di un servizio divenuto ormai indispensabile, essenziale sia per le necessità quotidiane di residenti ed operatori economici, ma anche per le decine di migliaia di visitatori italiani e stranieri che da sempre - sia in estate che durante tutto l’anno - hanno l’esigenza di effettuare prelievi bancomat o di utilizzare il servizio di cambio valuta.

Un provvedimento - se le indiscrezioni fossero confermate - che è evidentemente frutto di scelte miopi, pianificate da lontano e con superficialità, forse da tempo, a tavolino, secondo le fredde e perverse logiche dei numeri, da manager che indubbiamente nulla sanno delle caratteristiche delle realtà locali in cui operano le filiali e se ne infischiano delle conseguenze sociali ed economiche prodotte.

Una decisione incomprensibile e sbagliata – che ci auguriamo possa essere nei prossimi giorni riconsiderata con maggiore attenzione e quindi, nei fatti, smentita - con cui Unicredit SpA, che si vanta di essere tra i primi gruppi di credito italiani ed europei, dimostrerebbe soltanto la propria indifferenza per questo territorio, il suo sviluppo e le sue peculiarità ed un’abissale e colpevole distanza dalle esigenze degli utenti dei suoi servizi, clienti e fruitori saltuari.