Non è più consigliere delegato dell’Ente Luglio Musicale di Trapani. Gino Bosco si è dimesso dopo tantissime polemiche e battibecchi. Come mai questa decisione?
Le mie dimissioni non sono legate ad alcuna polemica. Sono frutto di una serie di eventi lenta e complessa che mi aveva già portato a intravedere questa via d’uscita laddove non si fossero verificate alcune condizioni. Il tempo piano piano ha evidenziato che ciò che si attendeva non si è verificato, quindi alla fine si deve prendere atto che si deve cambiare percorso. Nessuna poltrona pubblica può ritenersi come bene di famiglia. Allora ho rinunciato. Bisogna lasciare il campo ad altri e considerare chiusa questa esperienza che ritengo sia stata molto positiva.
Nella lettera di dimissioni lamenta una mancata collaborazione del consiglio comunale di Trapani.
Il mio non è un atto d’accusa. Con la dotazione che si era consolidata negli ultimi anni, dal 2006, da parte dei due enti, Comune e Provincia, di complessivi 700 mila euro, abbiamo dimostrato di poter raggiungere risultati premianti, come quelli del 2013. Risultati frutto di una gestione attenta, volenterosa, e anche grintosa. Abbiamo fatto una produzione di eventi culturali, lirici, artistici, musicali, incontri, come mai negli ultimi anni. Una quarantina di titoli nel 2013. Non era mai accaduto. Abbiamo aumentato la produzione e l’impegno del personale. Nonostante tutto siamo riusciti a ottenere un risultato d’esercizio straordinario, con un utile di 144 mila euro. Nel 2013 è stato anche pagato un mutuo per il ripianamento di debiti pregressi di 94 mila euro. Considerata questa cifra nei 700 mila euro che ci girano gli enti partecipanti, nel 2014, se si fossero mantenute le stesse condizioni degli ultimi anni avremmo potuto fare un’ulteriore stagione aurea, con un utile ancora maggiore, visto che il mutuo sarebbe stato della metà rispetto a quello dello scorso anno. Avremmo detto agli enti che dal prossimo anno avrebbero potuto ridurre la dotazione a nostro favore. Oppure avremmo potuto cominciare a fare investimenti in attrezzature, perchè il Luglio è dotato di materiale vecchissimi. Era giunto il momento di cominciare a pensare ad investire.
L’abolizione delle Province ha tenuto col fiato sospeso l’Ente Luglio.
La Regione lo scorso anno ha votato questa legge di abrogazione delle province, rinviando a fine anno la decisione sulle partecipazioni degli enti. Ma questo non è successo, e c’è stata molta incertezza che io ho più volte denunciato. E le orecchie che dovevano sentire hanno sentito. Ma forse non sono state molto attente. Forse pensavano che in Italia tutto si arrangia, ma si arrangia male.
Sotto la sua guida il Luglio ha anche pensato di recuperare un bene simbolo della provincia di Trapani, ossia i capannoni della cantina Vigna Verde, sequestrata alla mafia, che lei voleva recuperare come magazzini per le attrezzature e le scene dell’Ente Luglio. Ma ci sono state delle forti polemiche su questa gestione. Come mai?
Quelli della Vigna Verde sono ottimi fabbricati, grandissimi e vuoti. Le attrezzature dell’Ente Luglio sono sparsi in tutta la città di Trapani, in alcuni casi in edifici fatiscenti. L’idea era quella di riunire in un unica struttura le attrezzature e le scenografie, comprese quelle nuove realizzate in questi anni. Si poteva cogliere l’occasione per custodire lì le scenografie già montate, non per abbandonarle, ma una volta montate si potevano allestire dei piccoli laboratori teatrali. E la zona avrebbe preso vita.
Quale sarà il destino dei magazzini Vigna Verde?
Un progetto del genere era a lungo termine. Senza i mezzi finanziari avremmo dovuto chiedere aiuto ai soci, primo tra tutti il Comune di Trapani. Avevo già parlato con il Ministro dei Beni culturali di questo progetto, e mi aveva detto di cominciare a progettare tutto nei minimi dettagli. Mi aveva detto anche che avrei potuto coinvolgere diversi ministeri: quello della Giustizia, dei Beni culturali, della Salute e dell’Interno.
Qualcosa nel mucchio si pescava, in termini di finanziamenti.
Certo. Ma questo per un progetto di lungo termine ovviamente. Abbiamo iniziato e adesso non lo so cosa succederà. A quanto pare le buone iniziative dalle nostre parti danno fastidio, suscitano l’invidia e il prevalere della mediocrità. Quando si parla di attività virtuose che possano nascere sulle ceneri della criminalità evidentemente a qualcuno non piace.
Mimmo Fazio, ex sindaco di Trapani e oggi consigliere comunale e deputato regionale, ha “auspicato” una commissione d’inchiesta, in consiglio comunale, sull’Ente Luglio anche per capire cosa c’è tra le pieghe del bilancio.
Credo che la richiesta sia arrivata da altri consiglieri. Fazio avrebbe poche commissioni d’inchiesta da fare essendo stato presidente dell’Ente Luglio Musicale per dieci anni circa. I conti quindi li dovrebbe conoscere.
Lui dichiara: "Auspico una commissione d'indagine..."
Riprende una richiesta fatta da altri, ed è una richiesta viene fuori in maniera un po’ equivoca. Perchè non si capisce se la commissione d’inchiesta debba riguardare l’attività dell’Ente Luglio sotto la mia gestione o gli anni precedenti.
Se si tratta, in sostanza, di una commissione d’inchiesta su Gino Bosco o sull’Ente Luglio.
L’inchiesta l’ho fatta io, in pratica, quando mi sono insediato. Grazie al commercialista abbiamo passato al setaccio tutti i conti dell’ente, rettificando il bilancio del 2011, con professionalità. E comunque il bilancio del 2013 e del 2012 è online nel nostro sito, quindi chiunque lo può andare a vedere, e leggerlo. Fazio e tutti gli altri interessati si possono leggere i numeri e se non li conoscono possono anche farsi spiegare da qualcuno come si legge un bilancio.