Arriva anche a Trapani la "moda" del pane "sospeso". Prende il nome da quanto avviene solitamente, per antica tradizione, a Napoli, dove chi può paga al bar un caffè in più di quello consumato, da offrire a chi non se lo può permettere. Stessa filosofia per il pane "sospeso". Chi può paga un mezzo chilo o un chilo di pane in più, che chi non ha i soldi potrà ritirare. Un'iniziativa che serve a fare rete anche in tempi di crisi, e che ricorda analoghe iniziative, senza successo, fatte a Marsala due anni fa. Allora, a Marsala, si pensò dapprima di distribuire il pane gratis in piazza, poi di dare il pane gratis a chi aveva una determinata tessera. Entrambe le iniziative sono naufragate. A Porticella c'era la ressa per ritirare il pane gratis, ma secondo i panettieri, chi faceva incetta del pane era gente che non aveva affatto bisogno. "Un panettiere quando c'è una persona che ha bisogno il pane non se lo fa mai pagare" disse il presidente della locale associazione panettieri, Bonafede.
Adesso a Trapani, dicevamo, il pane sospeso.
Ecco la lista degli aderenti aggiornata:
Ecco cosa dicono i promotori dell'iniziativa:
Nei bar di Napoli c’era l’abitudine , quando un cliente aveva qualcosa da festeggiare o semplicemente ne aveva voglia, di bere un caffè ma di pagarne due, offrendone uno a chi sarebbe venuto dopo e non avrebbe potuto pagarselo.
Così, di tanto in tanto, qualcuno si affacciava alla porta e chiedeva : c’e “un caffè sospeso”?
La nostra intenzione è quella di allargare l’iniziativa, visto il momento di grave crisi economica che attraversa la nostra società, a beni di prima necessità, come il pane, appunto. Ma non solo: latte, farina, pasta. Dopo il “caffè sospeso”, arriva anche il “pane sospeso”, o in attesa.
Il funzionamento è lo stesso: i clienti con maggiori possibilità fanno spesa doppia e "riservano" una forma di pane , una busta di latte, o una bottiglia di salsa a quelli per cui ormai fare la spesa è diventato un serio problema.
Vi proponiamo quindi di aiutarci a contattare quegli esercizi commerciali ,a Trapani, che riteniate siano disposti a collaborare all’iniziativa. Il loro impegno consentirà semplicemente nel dover annotare i prodotti che i clienti, pagandoli, lasceranno in sospeso, per coloro i quali, invece avrebbero difficoltà a comprare.
Stilato l’elenco degli esercizi commerciali (bar, supermercati, forni…), chiunque lo voglia, potrà andare a lasciare il proprio contributo “sospeso”.
Le persone che ,insieme, riterremo che debbano usufruire dei prodotti in sospeso, saranno individuate e informate dell’iniziativa.
Diffondiamo allora la pratica del pane sospeso, perché, come recita la coscienza e non il detto popolare, “quando gli uomini condividono il pane, condividono pure la loro amicizia”.