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27/05/2014 06:25:00

Margherita Giacalone: "Fate presto, o la Biblioteca Fardelliana a Trapani chiuderà"

E’ sempre a rischio chiusura la Biblioteca Fardelliana di Trapani. Non arrivano buone notizie, a un mese dall’appello per salvarla. Margherita Giacalone, direttrice della  Fardelliana, chi ha risposto a questo appello?

 

La risposta è arrivata soprattutto dalle associazioni culturali del territorio che si sono mobilitate e hanno anche organizzato delle bellissime manifestazioni di solidarietà con la biblioteca.

 

E dalle istituzioni?

 

Le risposte non sono arrivate soprattutto dalla Regione Siciliana e da parte delle amministrazioni pubbliche locali.

 

Il sindaco di Trapani Vito Damiano aveva chiesto alla Regione di aiutare a finanziare la Biblioteca, vista l’uscita di scena della Provincia Regionale di Trapani, altra socia della Fardelliana.

 

Sì, infatti il sindaco è tornato sull’argomento perché c’è grande preoccupazione. Damiano è anche presidente dell’ente, quindi sa qual è la situazione finanziaria, sa bene che già dal mese di giugno non potremo mantenere aperta la biblioteca. I fondi che pervenivano alla Biblioteca fino allo scorso anno erano del Comune e della Provincia. Con la soppressione della Provincia noi abbiamo incertezza sulle dotazioni per l’anno in corso.

 

Quanto vi davano il Comune e la Provincia?

 

Fino al dicembre 2013 il Comune dava una dotazione di 210 mila euro e la Provincia 250 mila euro. Più del 50% che viene a mancare, non è una cifra di poco conto.

 

Eppure la Biblioteca Fardelliana è viva, non è abbandonata alla sua storia ma è un luogo molto frequentato da giovani e studiosi. E’ anche un posto bello dove stare. Anche per questo c’è stata una grande mobilitazione per salvarla.

 

La Fardelliana assolve due compiti. Uno come biblioteca di conservazione, in cui viene custodita tutta la documentazione riguardante non solo la città di Trapani ma anche della provincia. Abbiamo delle collezioni importantissime, manoscritti di epoca medievale. Ma è anche una biblioteca comunale a tutti gli effetti. Tutti i cittadini possono accedere a questi servizi, come la lettura in sede ma anche il prestito bibliotecario, quello interbibliotecario tra diverse biblioteche a livello nazionale. In più organizziamo tutti gli anni iniziative culturali di una certa rilevanza, mostre, presentazioni, convegni di studi e seminari.

 

E’ strano che Antonio Ingroia, il commissario straordinario del nuovo Consorzio di Comuni, quindi l’ex Provincia, non abbia ancora deciso su questo argomento. Tra l’altro il sindaco Damiano manifestava dei dubbi di legittimità sul recesso deciso dall’ex commissario Darco Pellos.

 

Dagli incontri che ci sono stati, Ingroia ha confermato un vivo interesse nei confronti della Fardelliana. Ma ci sono una serie di problematiche di carattere amministrativo che devono essere approfondite. Ma il tempo che rimane per salvare la Biblioteca è sempre più esiguo. Spero che si faccia presto. Altrimenti l’amministrazione della Fardelliana dovrà prendere l’amara decisione di chiudere la biblioteca mentre ancora si aspettano delle risposte.

 

E dovranno arrivare molto presto. Nel momento in cui chiudono le Biblioteche in questo territorio finisce un po’ anche la speranza, perché sono luoghi di cultura fondamentali.

 

La Fardelliana conserva la memoria storica della città di Trapani e del territorio. I cittadini di tutta la provincia sarebbero defraudati da un bene prezioso. La Fardelliana, con decreto ministeriale del 2007, è stata identificata come biblioteca per il deposito degli esemplari d’obbligo. Cioè tutto quello che gli editori della provincia di Trapani stampano una copia obbligatoriamente la devono depositare alla Fardelliana. Quindi anche questo servizio pubblico verrà meno. E sarà un peccato.