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15/06/2014 11:30:00

In Sicilia è boom di case in vendita all'asta

La Sicilia, con 2589 aste immobiliari in corso, si colloca al secondo posto in Italia fra le regioni con il maggior numero di immobili residenziali all’asta. È quanto emerge dalla ricerca sul mercato delle aste residenziali condotta da Sogeea, società specializzata nella consulenza per operazioni immobiliari nel mercato nazionale e internazionale. Gli immobili all’asta in Sicilia rappresentano il 17% circa dei 14.592 appartamenti all’asta in Italia, distribuiti in maniera omogenea tra sud (3947), centro (3779), nord (3605) e isole (3261).

Palermo e Catania, con 790 e 537 immobili, coprono oltre il 50% dell’offerta in regione e rientrano tra le prime dieci province italiane con le più alte percentuali di immobili all’incanto. Rilevante anche il numero di immobili nelle altre province dell’isola: 388 appartamenti a Trapani, 266 ad Agrigento, 275 a Ragusa e 185 a Siracusa. Chiudono Caltanissetta con 88 immobili, Enna con 57 e Messina con 3.

In tutte le nove province, il 90% delle proprietà da battere all’asta si concentra nel range di prezzo fino a 300 mila euro, ma non mancano occasioni anche nelle fasce di prezzo superiori (fino al milione di euro) e dunque relative ad immobili di maggior pregio, in particolare a Palermo e Catania.

“Spesso ancora oggi si pensa alle aste come un mondo losco il cui accesso è riservato a pochi professionisti del settore – commenta Sandro Simoncini, Presidente Sogeea ed esperto di questa materia – In realtà non è così: il mondo delle esecuzioni immobiliari è estremamente trasparente e acquistare casa tramite un’asta immobiliare può essere veramente semplice e spesso può rivelarsi un vero affare”.

Rispetto ai costi, infatti, il mondo delle aste apre ai cittadini la possibilità di fare investimenti veramente vantaggiosi. Trascurando il prezzo a base d’asta (che è solo di partenza), la spesa che sostiene chi acquista una casa ad un’asta immobiliare è mediamente inferiore del 38%, con punte occasionali fino al 50%, rispetto agli attuali prezzi di mercato di per se già bassi in questo periodo. Gli acquisti all’asta sono inoltre procedure sicure per l’acquirente, che si trova proprietario di un immobile senza alcuna iscrizione o trascrizione.
“Non vi è alcun rischio di ipoteche nascoste – continua Simoncini – che vengono cancellate dal curatore prima del decreto di trasferimento (titolo di proprietà dell’immobile) a favore dell’aggiudicatario. Inoltre in presenza di un qualsiasi abuso edilizio il nuovo proprietario ha la possibilità di presentare la sanatoria sia urbanistica che catastale entro 120 giorni dal decreto di trasferimento. Il consiglio, se si vuole essere certi di una procedura breve e di successo, è farsi affiancare da qualcuno che abbia già avuto esperienza o da un professionista competente, avvocato o tecnico, che aiuti l’inesperto ad evitare gli errori”.