Si fa sempre più in salita il percorso della mozione di sfiducia al Sindaco di Trapani, Vito Damiano. Il Nuovo Centro Destra, infatti, ha fatto sapere che non la voterà. Pur riscontrando carenze nell´attuale amministrazione comunale di Trapani, i consiglieri del Nuovo Centrodestra non sottoscriveranno la mozione di sfiducia, nessuna delle due tra quella presentata dal PD e condivisa dai socialisti e quella di Uniti per il futuro. Una posizione evidenziata ieri sera in consiglio comunale e che gli esponenti del NCD, Totò La Pica, Giuseppe Guaiana e Nicola Lamia, hanno ribadito in un comunicato stampa. "Siamo assolutamente convinti - si legge nella nota - della improcrastinabile necessità di una radicale svolta della politica comunale e su questa linea ci adoperiamo e ci adopereremo . Siamo però altresì convinti della inadeguatezza e della strumentalità delle mozioni di sfiducia ad oggi prospettate, da quella di alcuni esponenti del Pd dai risibili e scontati contenuti, a quella della lista del Consigliere Fazio, promotore principale e tra gli artefici dell’elezione di questo sindaco, che chiaramente sottende ad una progettualità esclusivamente di propria promozione personale e che per altro pone quesiti riferiti su carenze amministrative già esistenti e ben evidenti in capo all’Amministrazione a suo tempo da lui guidata . Profittiamo invece per tenera alta l’attenzione sui problemi concreti della città : a quando i lavori per la sistemazione definitiva della scogliera frangiflutti a protezione della Mura di Tramontana? Dovremo passare un altro inverno a rischio per le strutture poste in quella parte della città? Con il rischio ulteriore di perdere il finanziamento di 11 milioni di euro versato dal Ministero dell’Ambiente nelle casse del Comune già dal 2008( sei anni )! Crediamo che sono queste le cose che interessano i cittadini e che dovrebbero essere approfondite, e non il trastullarsi in documenti di mera propaganda personale”.
Nel frattempo continuano a fare discutere le parole con le quali l'ormai ex assessora De Maria ha lasciato il suo incarico: "Fin dai primi giorni del mio incarico - dice - , un vero e proprio 'tsunami' di richieste, bisogni, esigenze e domande impellenti mi arrivava dalla cittadinanza, ai quali bisogni non riuscivo in alcun modo a rispondere, dovendo fare i conti con una macchina burocratico- amministrativa lenta e spesso oserei dire inceppata, soffrendo di una mancanza totale di poteri operativi e decisionali". Per De Maria "la macchina organizzativa ed amministrativa presenta tantissime ombre, il meccanismo e? troppo spesso del tutto inceppato. I cittadini costretti a fare come le palline da ping-pong da un ufficio all'altro, da cui non ricevono risposte immediate e certe, nonostante che da anni si sente tanto 'sbandierare' di semplificazione amministrativa".
In queste ore il sindaco Damiano ha provveduto a definire un nuovo assetto - anche se provvisorio - della dirigenza del Comune. Ha così affidato, per i prossimi due mesi, il settore urbanistica all'architetto Andrea Asta. Conferma biennale per l'ingegnere Eugenio Sardo che si occuperà di Lavori Pubblici. Senza bilancio consuntivo e preventivo 2014 non si può scorrere la graduatoria per ridefinire l'assetto dirigenziale.