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02/07/2014 09:35:00

Colpo al Monte dei Paschi di Custonaci. Arrestato l'ultimo rapinatore della banda

La rapina risale allo scorso 21 marzo 2014 quando, poco prima della chiusura degli uffici, alcuni soggetti travisati da passamontagna, dopo essersi introdotti all’interno della filiale di Custonaci della banca “Monte dei Paschi di Siena”, erano riusciti a farsi consegnare dai dipendenti la somma di 10.000 euro in contanti.
Nonostante il tempestivo allarme, i malviventi riuscivano a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine facendo perdere le proprie tracce.

L’attività d’indagine dei Carabinieri di Custonaci, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Alcamo, ha permesso di risalire alle identità dei rapinatori che, nella giornata di ieri, alle prime luci dell’alba, sono stati raggiunti presso le lori abitazioni di Palermo per essere arrestati.

Dei quattro rapinatori, solo uno era ancora a piede libero, perché gli altri, nel frattempo, erano stati arrestati il 9 giugno scorso dai militari del Nucleo Operativo di Alcamo per la rapina perpetrata in data 14 aprile 2014 presso il medesimo istituto di credito di Custonaci.

Il rapinatore che mancava all’appello, Freschi Salvatore, classe1988, è fratello di Giovanni classe 1982 e con questi aveva costituito una batteria di giovanissimi rapinatori, tutti palermitani, con i quali portava a segno una rapina dopo l’altra in tutto il territorio siciliano.
Le lunghe e complesse indagini condotte dai militari dell’Arma, hanno permesso di ricostruire non meno di 7 sette rapine perpetrate dal gruppo di “giovani rapinatori in trasferta” in danno di vari istituti di credito siciliani nelle province di Messina, Palermo e Trapani.

Ieri quindi, con l’arresto di Freschi Salvatore, soggetto già gravato da numerosi precedenti, si è chiuso il cerchio attorno alla banda di criminali che per mesi era riuscita a gettare scompiglio nei vari istituti di credito Sicilia settentrionale.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto al regime di arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, andando a fare compagnia ai suoi complici che già dallo scorso 9 giugno lo attendevano per condividere il regime restrittivo.