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02/07/2014 20:21:00

Mazara, un peschereccio trova sei anfore antiche

 Ancora una volta, grazie ai pescatori di Mazara del Vallo, e in questa occasione al Capitano e all’equipaggio del Motopesca “FENICE” di Mazara del Vallo, impigliate nelle proprie reti durante una battuta di pesca a strascico nelle acque dello Stretto di Sicilia sono state rinvenute diverse preziose anfore antiche: 6 anfore di diverse dimensioni, colore creta, rossastro, materiale di costruzione presumibilmente creta o argilla, rinvenute su un fondale fangoso di circa 600 metri. Le anfore, in attesa che la Soprintendenza del Mare le esamini sono custodite presso la  Capitaneria di porto. Com’è noto il Mar Mediterraneo rappresenta un’area di rilevante interesse storico archeologico. Scrive la Capitaneria: 

E’ intendimento di questo comando, nell’ottica di una effettiva tutela e salvaguardia di detto interesse, sensibilizzare il locale comparto marittimo che svolge prevalentemente la sua attività di pesca nel mediterraneo, affinché possa fornire il proprio importante contributo per il raggiungimento degli scopi sopra delineati.

A questo proposito appare necessario fornire utili indicazioni, nel caso di ritrovamenti effettuati durante l’attività di pesca:

a) I reperti archeologici sommersi recuperati dai Motopesca Italiani intenti in battute di pesca in acque territoriali e internazionali appartengono allo stato italiano poiché l’unità batte bandiera italiana: Al ritrovatore che ne fa denuncia consegnandone il bene, compete un premio non superiore alla quarta parte del valore della cosa ritrovata, nel frattempo il bene viene custodito dallo stato diventando parte del suo patrimonio indisponibile.

B) Imbattendosi quindi casualmente in oggetti di valore archeologico è necessario segnalare tempestivamente la scoperta, chiedendo anche consigli tramite stazione radio per la corretta conservazione ed evitare così possibili danneggiamenti.

Il peschereccio scopritore che rinviene nelle sue reti reperti (art 87 Legge 29 ottobre 1999 n. 490 – testo Unico), non potendo altrimenti assicurare la custodia, ha facoltà di rimuoverli per meglio garantirne la sicurezza e la conservazione sino alla visita dell’Autorità competente – le eventuali spese sostenute per la custodia temporanea nonché per la stessa rimozione (es. reti rotte), sono rimborsate dal Ministero.

Per qualsiasi forma di collaborazione/informazione in merito, può essere contattata la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo Tel 0923/672111- diretto.