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03/07/2014 06:35:00

Bilancio Curia mazarese: ma e’ un buco o una …querelle fratricida ?

Mi pare che nel caso dello sbandierato "buco” nei conti della Chiesa mazarese, si sia inteso dipingere di tinte forse assai più fosche la realtà ad opera di un settimanale che quando gli aggrada è ipergarantista ed equilibrato, mentre altre volte diventa capzioso e insinuante, dando rilievo ad una querelle che ha già comunque prodotto un effetto: danneggiare (volutamente ?) la Chiesa di Mazara e in primis  l’immagine del Vescovo. A me viene da supporre infatti che lo scopo sia quello di colpire / indebolire Mons.  Mogavero. Non so a Voi .

Non può sfuggire ad alcuno infatti - se non si vuole fare scandalismo finalizzato a quanto ipotizzato prima- che una cosa è un bilancio chiuso in passivo per le ragioni e i dati che vi sono contenuti seppur rilevanti, ben altra cosa è un BUCO di bilancio, che  in soldoni significa AMMANCO e/o DISTRAZIONE di  fondi e comunque uso distorto e illegale di fondi dai conseguenti risvolti e rilievi penali .

Questo è il significato incontrovertibile delle parole, almeno nel vocabolario comune. 
Nel caso del bilancio della  Chiesa mazarese siamo nel primo o secondo caso ? Stiamo ai fatti.

Pur nel comprensibile sfogo del vescovo che all’assemblea dei sacerdoti si sarebbe mostrato molto amareggiato per lo status quo dei conti non certo fiorenti, e accusando il colpo con relativa mea culpa, la CHIESA ( ma potrebbe essere anche altra istituzione o ente o ditta o persino famiglia ) afferma che si tratta di “passività” e non di “buco” ; cosa certo negativa ma a quanto pare nota che occorre di sicuro affrontare in maniera decisa, “laica” e razionale.

Ma che c’entra il BUCO ? E soprattutto perchè tanto clamore?

Quanti Soggetti hanno passività e bilanci in negativo.?!

Ma come si diceva, se non c’è dolo o distrazioni da denunciare, la notizia -si direbbe- è di “normale amministrazione”, quasi di routine oggigiorno.

Che non occupa solitamente le pagine dei giornali, men che mai di quelli a tiratura e rilievo nazionale ! no?

Nel caso in specie, la costruzione di 3 chiese oltre che un valore/ investimento religioso costituisce o no un incremento del patrimonio ?

E comunque questi non possono essere qualificati come BUCO di bilancio.

Mi domando allora perché una testata nazionale ne fa invece una notizia da prima pagina,per intenderci da “fatto quotidiano”? Un settimanale di livello nazionale che si occupa del Bilancio di una Diocesi per quanto importante sia, mi pare un po’ eccessivo.

Anche se la registrazione audio di una riunione del genere e dunque la compiacente “soffiata” e diffusione appaiono francamente odiose e disdicevoli ancora più se premeditate che la dicono lunga sui veri obbiettivi e sul clima che si respira, laddove invece vi dovrebbero cristiane riflessioni, azioni e preghiere.

Ed è’ come se si fosse trattato di una sorta di tradimento,mi pare.

Se un padre di famiglia,infatti, fa una riunione coi propri figli e poi vede che di essa è stata diffusa anonimamente una registrazione,cosa dovrebbe pensare, amareggiandosi ? non ad un tradimento ? E come definirlo senno’ ?

Mi pare onestamente si possa ipotizzare questo scenario. E questa semmai è “la notizia”.

Allora mi permetto supporre che le voci di possibile “promozione” ad altro/alto incarico di Mogavero, le sue attività magari svolte per la Chiesa, il suo impegno pastorale dinamico e incisivo che spesso sfocia nel socio-politico,le sue posizioni spesso assunte sul berlusconismo rampante come costume e modus vivendi affermatosi in questi anni nel ns Paese, possano avere determinato nel tempo parecchi fastidi da essere all’origine dello scoop, magari alimentato da “benpensanti” , approfittando di talune scontentezza e/o corvi possibili all’interno della Curia, con lotte per il potere ( non di quello divino, ahinoi ! ) all’interno della “governance” di essa.

Esprimo comunque solidarietà al vescovo Mogavero cui taluni probabilmente, come suole dirsi, hanno voluto dargliele …. di  ”santa ragione “ ?!

Sono sicuro che Egli da Uomo di Fede qual’è, magari avrà pure trovato il modo per valorizzare l’insegnamento cristiano del “ perdono”.

Mentre da persona proba e saggia avrà di sicuro posto in essere i rimedi occorrenti all’innegabile deficit finanziario esistente che di certo non fa gioire non solo la comunità religiosa anche se a fronte di investimenti e impegni assunti già da prima che Egli assumesse la responsabilità della Diocesi.

E soprattutto si adopererà per un po’ di “pulizia” che in epoca “francescana” non guasta di certo ed anzi si impone per la credibilità dell’ Istituzione più antica.

E come se si impone!

Nicola Giacalone