Ammontano a quasi 53 milioni di euro i fondi dell'Ocm vino a disposizione dei produttori vitivinicoli siciliani per il prossimo anno. Ne dà notizia l'Assessorato regionale dell'Agricoltura. Il 20 giugno scorso è stato, infatti, approvato, con decreto n. 3741 del Mipaaf - Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale - il programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo per il 2015. La dotazione complessiva dell'Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo si attesta, per l'Italia, a 336,997 milioni di euro.
La Regione Siciliana riceverà complessivamente 52.796.093 euro così ripartiti: 8.865.456 per la promozione su mercati dei Paesi terzi; 33.384.175 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti; 1.594.200 per la vendemmia verde e 8.952.262 euro per investimenti. «Anche per il 2015 - dichiara l'assessore dell'Agricoltura Ezechia Paolo Reale - la Regione potrà contare su un significativo contributo a supporto del settore vino. L'impegno della Regione rimane, comunque, orientato alla crescita complessiva del settore vitivinicolo, con il progressivo incremento delle quantità di vino imbottigliato».
L'Ocm vino è la regolamentazione unica dell'Unione Europea per quanto riguarda le norme di produzione, i finanziamenti e i contributi a fondo perduto assegnati alle aziende del settore vitivinicolo. In Italia opera con bandi annuali emessi dal Ministero per le Politiche agricole e da ogni Regione e Provincia Autonoma con contributi a fondo perduto dal 40 all'80%. Rispetto al precedente Ocm, è saltato il limite minimo di investimento di 100 mila euro, per cui sarà più facile l'accesso alle piccole aziende o cantine. L'Ocm vino consente alle imprese vitivinicole di ottenere contributi a fondo perduto per il reimpianto e ristrutturazione dei vigneti, per la ristrutturazione e l'ampliamento delle cantine, per l'acquisto di beni immobili (sia pure limitato al 10% delle spese totali ammesse), per la promozione del vino all'estero, per la partecipazione a fiere, per la degustazione nei ristoranti e negli incontri con potenziali clienti, per la semploce pubblicità, per la "vendemmia verde".