I Carabinieri della Stazione di Locogrande, guidati dal Maresciallo Andrea Castaldi, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Antonino Gianino e Salvatore Cordaro, già noti alle Forze dell’Ordine per le passate turbolenze.
I fatti. Venerdì mattina, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Locogrande, nell’ambito di servizi sulla prevenzione dei reati contro il patrimonio, intercetta, in località Rilievo, una moto ape, carica di costose apparecchiature elettroniche.
La circostanza appare subito poco chiara ai Carabinieri, che, dopo aver bloccato il mezzo, chiedono informazioni sulla provenienza delle apparecchiature rinvenute. I due trapanesi, però, forniscono giustificazioni evasive e prive di fondamento, tali da indurre i Carabinieri ad avviareoimmediatamente gli accertamenti per individuare la reale provenienza del materiale. Dalle primissime indagini è emerso, infatti, che le apparecchiature, in particolare gruppi di continuità e stabilizzatori di corrente, dal valore di diverse migliaia di euro, erano state asportate, qualche minuto prima, dai locali della ex “Cantina Enotria”, in Contrada Favarotta.
Lì si erano introdotti i due trapanesi, scardinando anche gli infissi in ferro, posti a protezione dei locali della Cantina, ed avevano fatto “man bassa” del prezioso materiale.
Per i due sono scattate immediatamente le manette per il reato di furto aggravato in concorso. Nella mattinata di Sabato, i due malviventi sono stati processati secondo le modalità del giudizio direttissimo presso il Tribunale di Trapani. Convalidati entrambi gli arresti, l’Autorità Giudiziaria ha sottoposto il Gianino agli arresti domiciliari, mentre ha deciso la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il Cordaro.